Servizi sanitari culturalmente competenti : prospettive emergenti nel contesto italiano : uno studio esplorativo
115-136 p.
L'Italia vanta una delle normative più inclusive in Europa per la tutela del diritto alla salute dei migranti. Tuttavia, lo sviluppo dei servizi sanitari per rispondere ai bisogni di una popolazione sempre più diversificata, nonostante la presenza di eccellenze, resta generalmente frammentato. Per contrastare le disuguaglianze sanitarie per migranti e minoranze etniche, la competenza culturale (CC) di professionisti e organizzazioni si è diffusa a livello internazionale come sinonimo di buone prassi. La sua definizione è attualmente dibattuta, risentendo l'influenza degli specifici contesti storico-geografici in cui è utilizzata. Lo studio ha l'obiettivo di esplorare nel contesto italiano: 1) le criticità nello sviluppo di servizi culturalmente competenti; 2) la percezione delle buone prassi in comparazione con gli orientamenti europei; 3) l'utilizzo e la comprensione del costrutto di CC.
Data la natura esplorativa della ricerca in un campo ad alta frammentazione di pratiche, sono stati intervistati 8 testimoni privilegiati del contesto italiano, con differenti background e noti per la loro esperienza professionale nel campo della promozione della salute dei migranti. L'analisi dei risultati consente di comparare le linee di tendenza specifiche nazionali nel panorama europeo e di approfondire le disomogeneità interne. L'uso del termine CC non appare ampiamente diffuso ed è interpretato secondo diverse prospettive, con approcci che spingono per un superamento della visione categoriale di cultura. Nell'insieme i dati suggeriscono l'importanza di un servizio fondato sulla complessità di risposte a livello professionale, organizzativo e politico per contrastare pratiche discriminatorie e favorire equità e la contestualizzazione delle strategie ai bisogni locali. [Testo dell'editore].
Italy has one of the most inclusive policy in Europe for the protection of migrants' health rights. However, the development of health services to meet the needs of an increasingly diverse population, despite best practices, remains largely fragmented. To tackle health inequalities for migrants and ethnic minorities, cultural competence (CC) for professionals and organizations is emerging internationally as a synonym for best practices. Its definition is currently debated, being affected by the influence of the specific historical-geographical contexts in which it is used. The aim of the study is to explore in the Italian context: 1) the critical issues in the development of culturally competent services; 2) the perception of best practices in comparison with the European guidelines; 3) the use and understanding of the CC construct. 8 experts with different backgrounds and renowned for their professional expertise in the promotion of migrants health were interviewed.
The analysis of the results allows to compare the national trends with the European ones and to deepen internal differences. The use of the term cultural competence does not appear widely diffused and is interpreted using different perspectives, with approaches suggesting to overcome the categorical vision of culture. Overall, the data recommend the importance of a research-based health service to hinder discriminative practices, foster equity and contextualize strategies to local needs. [Publishers' text].
Ist Teil von
Psicologia della salute : quadrimestrale di psicologia e scienze della salute : 2, 2018-
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Informationen
ISSN: 1972-5167
KEYWORDS
- Competenza culturale, disuguaglianze sanitarie, migranti, buone prassi, equità, servizi sanitari
- Cultural competence, health inequalities, migrants, best practices, equity, healthcare organizations