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Ricerche in tema di registrazione e certificazione del documento nel periodo postclassico

2006 - Bologna University Press

xii, 186 p.

Includes bibliographical references.

L'oralità e il formalismo sono aspetti predominanti nella vita socio-economica e giuridica delle civiltà antiche. Il ricorso a riti orali più o meno complessi e a comportamenti formalisticamente preordinati e programmati caratterizza anche la società romana. Ciò non significa, però, che l'uso della scrittura non fosse diffuso. Se ne sentiva, infatti, la necessità per esigenze connesse alla vita pubblica: ad esempio per l'esigenza di dare a tutti i consociati la possibilità di conoscere quanto fosse stato deliberato publice e di conservare per gli interessati il ricordo, sia di quelle convenzioni che fossero intervenute con popoli stranieri e per le quali si era ricorso alla redazione per iscritto, sia degli atti emanati dagli organi di governo.

La definizione di Svetonio della scrittura quale "pulcherrimum ac vestustissimum" strumento al servizio del potere (instrumentum imperii) se, da un lato, ne esalta la funzione, dall'altro sembra circoscriverne l'utilizzo in un ambito esclusivamente pubblico. [Testo dell'editore]

Contains bibliographical references, notes and indices (p. 169-186).