Fantascienza e politica : l'ambigua utopia degli anni Settanta

Negli anni Settanta il boom della fantascienza, dovuto all'enorme successo di Guerre stellari e Incontri ravvicinati del terzo tipo, rende questo genere il più adatto a individuare e mostrare scenari futuri. Del resto, l'immaginario fantascientifico sembra prefigurare il domani, condizionando la percezione dell'avvenire. Quando nel marzo del 1977 la rivista Robot pubblica "SF e politica" esplode un vivace dibattito sulle caratteristiche della fantascienza progressista e conservatrice. La polemica favorisce una polarizzazione da cui ha origine l'esperienza di destra della fanzine Dimensione cosmica e quella del collettivo di estrema sinistra di Un'ambigua Utopia. Il saggio ricostruisce in particolar modo la storia di questo gruppo milanese di militanti della sinistra extraparlamentare.

Si tratta infatti di una propaggine scanzonata e arrabbiata del movimento del '77 che utilizza la fantascienza per avviare una riflessione più generale sul futuro della politica e sull'amara costatazione della fine della speranza in un mondo migliore. [Testo dell'editore].

In the 1970s, with the enormous success of Star Wars and Close Encounters of the Third Kind, the science fiction boom made this genre the most suitable for identifying and showing future scenarios. Sf universe seems to anticipate tomor-row through imagination. When in March 1977 the magazine Robot publishes the article "SF and Politics", a lively debate explodes on the characteristics of progressive and conservative science fiction. The controversy favors a polarization from which the experience of the right-wing fanzine Dimensione cosmica and of the extreme-left group Un'ambigua Utopia arises. The essay reconstructs the history of this branch of the 1977 movement, which uses science fiction to initiate a more general reflection on the future of politics and on the end of hope in a better world. [Publisher's text].