La musica all'interno della relazione analitica : quando i bambini cantano
P. 97-114
A volte i bambini cantano in seduta. Perché? Allo stesso tempo, non tutti i bambini lo fanno. Perché? Nel tentativo di dare una risposta a queste domande si ripercorre lo sviluppo dal livello embrionale quando ai ritmi corporei si aggiungono i suoni della voce materna che diventano una sorta di preconcezione dell'oggetto materno, primario. A volte, l'incontro con tale oggetto dopo la nascita è problematico. È così che possono verificarsi problemi nello sviluppo, in particolare nell'area linguistica. Vengono presentati due casi clinici: un bambino con una diagnosi di autismo ed un ragazzino adolescente con una difficoltà ad usare espressivamente il linguaggio e la propria voce. In entrambi la musica ed il canto in particolare hanno avuto un ruolo importante nel lavoro analitico. [Testo dell'editore]
Sometimes children, during the session, sing. Why? At the same time, not all children sing. Why? Trying to give answers to these questions, the development will retrace from embryonic state when the sound of maternal voice is added to body rhythms and it became a kind of primary maternal object precognition. Sometimes the en-counter with this object after birth is difficult. And so any developmental problems will be possible, especially in linguistic area. We will discuss two clinical cases: a child with autism diagnosis and a teenager boy who had difficulty using language and his own voice expressively. With both, music and especially singing have had a relevant role during analytic work. [Publisher's text]
Fait partie de
Setting : quaderni di studi psicoanalitici : 45, 1, 2023-
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Informations
Code DOI : 10.3280/SET2023-045008
ISSN: 1972-5175
KEYWORDS
- Canto, musica, linguaggio, autismo
- Singing, music, language, autism