La Crisalide Marta

Il lavoro presente riguarda il controtransfert dell'autrice e un suo sogno fatto dopo i primi incontri avuti con una paziente, che chiede di poter iniziare una psicoterapia per problemi di ossessività tendenti al delirio. Quando Marta arriva sembra quasi immobile, bloccata nel proprio bozzolo, un involucro psicopatologico, come lo stadio larvale di una crisalide. Fin dalle prime sedute si aprono fasi di impotenza e disintegrazione attraverso le sviste controtransferali. Sogno e controtransfert, strumenti elaborativi che rompono i confini tra sonno e veglia, rendono narrabile l'irrappresentabile, passo necessario affinché Marta possa orientarsi verso una rinascita nella sua forma più bella. Il lavoro e la forza dell'inconscio si impongono fin dai primi momenti catturando la terapeuta in un caos interno dove, il sogno e il sognare a due, come nello stadio di quiescenza della crisalide, avvia alla metamorfosi e alla trasformazione del bruco in una splendida farfalla.

Un passaggio ad una nuova fase dell'esistenza che la stessa autrice riconoscerà con il procedere del suo percorso formativo e nella formazione continua: un interscambio tra interno ed esterno che, attraverso i legami, apre ed intesse nuovi movimenti di pensiero e nuovi sensi. [Testo dell'editore].

The present work concerns the author's controtransfert and a dream she had after the first meetings with a patient, who required psychotherapy for problems of obsessiveness tending towards delirium. When Marta arrives in the study, she seems almost frozen, stuck in her own cocoon, a psychopathological envelope, like the larval stage of a chrysalis. From the very first sessions, phases of impotence and disintegration begin through controtransfert ssights. Dream and controtransfert, processing tools that break the boundaries between sleep and wakefulness, make the unrepresentable relatable: a necessary step so that Marta can move towards a rebirth in the most beautiful shape of her.

The work and strength of the unconscious impose themselves from the very first moments, capturing the therapist in an inner chaos where the dream and the dreaming together, like in the stage of quiescence of the chrysalis, initiate the metamorphosis and the transformation of the caterpillar into a splendid butterfly. A transition to a new phase of existence that the author herself will recognize with the progress of her continuous training: an interchange between inside and outside, which, through bonds, opens towards new movements of thought and new senses. [Publisher's text].