Introduzione

Nei processi migratori le persone con disabilità sono pressoché invisibili per quanto esposte a rischi crescenti di discriminazione negativa; riconoscere tale discriminazione multipla non è semplice perché spesso è implicita, nascosta dentro le prassi istituzionali e giuridiche, e non percepita come tale dalla stessa persona che ne è vittima. La conoscenza di questo fenomeno è parziale a tutti i livelli: la letteratura internazionale è limitata e specialistica (prevale l'ambito medico); gli studi sul campo - anche in Italia - sono rari. L'articolo, che introduce il dossier Disabilità e migrazione. Gli studi in Italia nel quale si traccia una prima mappa di come e dove gli svantaggi si vanno a cumulare nello spazio sociale, vuole delineare l'orizzonte di un campo di studi interdisciplinari che merita di essere approfondito sia per migliorare la conoscenza dei processi intersezionali di disabilitazione sia per rendere più efficace l'intervento nei contesti di care. [Testo dell'editore]

People with disability are almost invisible in migration processes, despite being exposed to increasing risks of negative discrimination. Their multiple discrimina-tion is often implicit, hidden in mainstream institutional and juridical praxes, hardly perceived as such by its very victims. All this makes it hard to recognize it properly and even to produce knowledge about it. The international literature is limited and highly specialized, mostly with a medical approach. Likewise, empirical research is limited, including in Italy. This article is an introduction to a special section on Disability and migration: Empirical research in Italy. It draws a preliminary map of the 'how' and 'where' of disadvantage accumulation in social space. It is meant to outline the boundaries of an interdisciplinary research field that is worth elaborating further, with a view to a better understanding of intersec-tional 'disabilitation' and to more effective care policies and practices. [Publisher's text]