AUTO-IPNOSI : alla ricerca della risorsa interiore
P. 5-20
L'auto-ipnosi è una generalizzazione dell'etero-ipnosi, di cui rappresenta la necessaria integrazione. Benché largamente applicata in ambito clinico, poco si sa della sua fenomenologia, della relazione con l'etero-ipnosi e la mindfulness, dei suoi meccanismi neurofisiologici e neuropsicologici, della sua efficacia clinica e del suo profilo di sicurezza. La letteratura in merito è sorprendentemente scarna e aneddotica. L'auto-ipnosi costituisce un'importante risorsa interiore auto-regolatoria e terapeutica, qualitativamente differente dall'etero-ipnosi, ma verosimilmente di non diversa efficacia clinica in numerosi ambiti di applicazione (e.g. controllo del dolore, dell'ansia, dei disturbi della condotta alimentare, ecc.). I correlati neurofisiologici e neuropsicologici dell'auto-ipnosi restano virtualmente sconosciuti per la mancanza di studi dedicati e di confronto con l'etero-ipnosi.
Si discute ancora se l'esperienza auto-ipnotica possa essere autogena o indotta dalla suggestione etero-ipnotica, mentre sembra accertata una correlazione positiva tra ipnotizzabilità e profondità della trance auto-indotta. Anche il profilo di sicurezza rimane largamente impregiudicato, perché la stragrande maggioranza degli studi clinici omette la prevalenza e la tipologia di eventi avversi e/o effetti collaterali dipendenti dalla pratica ipnotica in generale. Assiomaticamente, si tende a considerare l'auto-ipnosi come una pratica altamente sicura e priva di effetti collaterali. In conclusione, all'importanza clinica dell'auto-ipnosi corrisponde paradossalmente una sostanziale mancanza di studi clinico-sperimentali. L'auto-ipnosi è dunque una Terra Incognita che aspetta urgentemente di essere esplorata. [Testo dell'editore]
Self-hypnosis is a generalization of hetero-hypnosis, of which it represents the necessary integration. Although widely applied in the clinical setting, little is known about its phenomenology, its relationship with hetero-hypnosis and mindfulness, its neurophysiological and neuropsychological mechanisms, its clinical efficacy and its safety profile. The literature on the subject is surprisingly sparse and anecdotal. Self-hypnosis constitutes an important self-regulatory and therapeutic inner resource, qualitatively different from hetero-hypnosis, but probably of no different clinical efficacy in numerous areas of application. The neurophysiological and neuropsychological correlates of self-hypnosis remain virtually unknown due to the lack of dedicated studies and comparison with hetero-hypnosis.
It is still debated whether the self-hypnotic experience can be autogenous or induced by hetero-hypnotic suggestion, while a positive correlation between hypnotizability and the depth of the self-induced trance seems to be established. The safety profile also remains largely unknown, because the vast majority of clinical studies omit the prevalence and type of adverse events and / or side effects dependent on hypnotic practice in general. Axiomatically, we tend to consider self-hypnosis as a highly safe practice with virtually no side effects. In conclusion, the clinical importance of self-hypnosis paradoxically corresponds to a substantial lack of clinical-experimental studies. Self-hypnosis is therefore a Terra Incognita that is urgently waiting to be explored. [Publisher's text]
Fait partie de
Ipnosi : 1, 2022-
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Informations
Code DOI : 10.3280/IPN2022-001001
ISSN: 1972-4985
KEYWORDS
- Auto-ipnosi, etero-ipnosi, correlati neurofisiologici, mindfulness, tecnica ed efficacia clinica
- Self-hypnosis, hetero-hypnosis, self-hypnosis mechanisms, mindfulness, technique and clinical efficacy