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Giochi di verità, cultura manageriale e soggettività : per una microfisica delle resistenze in ambito accademico

2021 - Franco Angeli

134-156 p.

Quando si parla di trasformazione in senso manageriale dell'istruzione superiore si fa riferimento a un complesso di innovazioni normative e organizzative dalla diversificazione competitiva fra strutture accademiche all'uso di indicatori di performance; dalla valutazione amministrativa e standardizzata della ricerca al ricorso a sistemi di premialità miranti a gestire l'università secondo criteri di efficienza aziendale e di accountability. Con il presente lavoro abbiamo inteso indagare le implicazioni che la managerializzazione dell'ambiente universitario genera nell'ethos del ricercatore, le pressioni cui sottopone la sua deontologia professionale e le reazioni che suscita. In particolare, la nostra ricerca ha inteso esplorare quei focolai di esperienze, di pratiche del sé, di controcondotte e resistenze che si sono espresse in appelli, iniziative editoriali, movimenti che, a partire da una base locale, hanno conquistato per brevi periodi un rilievo nazionale.

Seguendo una metodologia di tipo qualitativo e attraverso il ricorso alle interviste abbiamo individuato tre nuclei discorsivi: la critica del dispositivo centralizzato della valutazione e del management accademico, la resistenza attraverso la forma movimento e i processi di soggettivazione e, infine, la salienza di un punto di vista di genere trasversale ad entrambe queste dimensioni. [Testo dell'editore].

The managerial transformation of Higher Education rules the university according to criteria of business efficiency and accountability (e. g. competitive diversification between academic structures, use of performance indicators, administrative and standardised evaluation of research, reward systems). In this paper we aim to investigate the university's managerialisation implications on the researcher's selfunderstanding, the pressures it puts on her/his ethos and professional ethics, and the reactions it elicits. In particular, we explore the focal points of experience, practices of self, counterconducts and points of resistance expressed in appeals, editorial initiatives and movements which have briefly gained national prominence.

By using a qualitative methodology through twelve indepth interviews, we have identified three discursive focuses: the critique of the centralised device of evaluation and academic management, the resistance through the form of movement and processes of subjectivation and, finally, the salience of a gender point of view transversal to these dimensions [Publisher's text].

Fait partie de

Sociologia del lavoro : 160, 2, 2021