La Basilica di San Miniato al Monte di Firenze (1018-2018) : storia e documentazione
394 p. : ill.
Includes bibliographical references and indexes.
Between the 11th and the 20th century, the monastery of San Miniato al Monte in Florence played a leading role in the religious and cultural life of the city. The volume analyses for the first time the historical and documentary evolution of this regular institute, famous almost only from the architectural and artistic points of view. The book focuses the period of the bishop's patronage in the 11th century, when the monastery and some of its members emerged in the context of the ecclesiastical reform, and continues with the study of the the Olivetan monks community, during the 14th-16th centuries, to arrive at the important structural and functional, but also semantic, transformations of the monument between the 18th century and the contemporary times.
Francesco Salvestrini, professor in Medieval History at the Department of History, Archaeology, Geography, Art and Entertainment (SAGAS) of the University of Florence. He is especially interested in the history of the Medieval Church and Benedictine monasticism, the history of the relationship between men and the environment, and the connections between political and ecclesiastical institutions in Communal and Renaissance Italy. His main publications include: Libera città su fiume regale. Firenze e l'Arno dall'Antichità al Quattrocento (Nardini, 2005); Disciplina caritatis. Il monachesimo vallombrosano tra medioevo e prima età moderna (Viella, 2008); Il carisma della magnificenza. L'abate vallombrosano Biagio Milanesi e la tradizione benedettina nell'Italia del Rinascimento (Viella, 2017). [Publisher's text]
Fra il secolo XI e il Novecento il monastero di San Miniato al Monte di Firenze ha svolto un ruolo di primo piano nella vita religiosa e culturale della città. Nel volume si analizza per la prima volta, approfondendo temi, episodi e personaggi particolarmente significativi, l'evoluzione storica e documentaria di questo istituto, celebre quasi solo dal punto di vista della sua facies architettonica e del suo patrimonio storico-artistico. Il testo prende le mosse dal periodo del patronato vescovile, quando il cenobio e alcuni suoi esponenti emersero nel contesto della riforma ecclesiastica successiva al Mille, e prosegue con lo studio del primo periodo in cui il complesso ospitò i monaci olivetani (XIV-XVI secc.), per giungere alle importanti trasformazioni strutturali e funzionali, ma anche e soprattutto semantiche, che il monumento e l'intera area su cui esso sorge conobbero in piena età moderna e contemporanea.
Francesco Salvestrini insegna Storia Medievale presso il Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo (SAGAS) dell'Università di Firenze. Si occupa di storia della Chiesa medievale e del monachesimo benedettino, di storia del rapporto uomo-ambiente, di storia delle istituzioni politiche ed ecclesiastiche nell'Italia comunale, di edizioni normative e di storia della storiografia sul Medioevo in età moderna e contemporanea. Fra le sue principali pubblicazioni: Libera città su fiume regale. Firenze e l'Arno dall'Antichità al Quattrocento (Nardini, 2005); Disciplina caritatis. Il monachesimo vallombrosano tra medioevo e prima età moderna (Viella, 2008); Il carisma della magnificenza. L'abate vallombrosano Biagio Milanesi e la tradizione benedettina nell'Italia del Rinascimento (Viella, 2017). [Testo dell'editore]
Collected essays.
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