Il trauma individuale nel trauma collettivo : stare con il dolore estremo di chi cura

Dopo una sintetica descrizione del contesto psicosociale di grave emergenza Covid-19 in Lombardia (Italia), il contributo si focalizza su alcuni interrogativi che aprono alla psicoterapia psicoanalitica uno spa-zio di riflessione e di lavoro sul tema di come occuparci di chi si prende cura (helping professions), e di come stare con il dolore del soccorritore e del terapeuta, immersi in un trauma collettivo.

A partire dalla formazione clinica psicoanalitica istituzionale, in dialogo con i contributi della psicologia dell'emergenza, si presentano i percorsi psicoterapeutici con due operatori sanitari - una responsabile di una struttura per anziani e un giovane medico specializzando - che hanno fatto emergere una particolare condensazione traumatica articolata su più livelli: quello individuale soggettivo che ha colpito i pazienti, ma anche la vita personale della terapeuta, quello legato all'emergenza sanitaria con le drammatiche connessioni sociali e politiche, ma anche il trauma di loro come curanti, e quello dei loro pazienti e delle loro famiglie. Il lavoro clinico, tempestivo e flessibile si intreccia con le vicissitudini del contesto lavorativo di questi operatori coinvolti direttamente con la pandemia, favorendo la loro resilienza individuale e una capacità di intervenire in modo trasformativo su se stessi e sui contesti di cura. [Testo dell'editore].

After a brief description of the psychosocial context of severe emergency due to Covid-19 in Lombardy (Italy), the paper focuses on some questions that open a space for reflection to psychoanalytic psychotherapy about how to take care of the helping professions and how to stay with the extreme pain of rescuers and the therapists immersed in a collective trauma. Starting with an institutional psychoanalytic clinical training, in dialogue with the contributions from emergency psychology, we will describe the psychotherapeutic processes of two health professionals - the head of a residential facility for senior citizens and a young resident doctor - which showed a specific traumatic condensation on several levels: on the individual subjective level regarding the patients, but also in terms of the therapists' personal life; the level associated with the health emergency, with its tragic social and political connections, as well as their trauma as carers and the trauma of the patients and their families.

An intense and flexible clinical work intertwines with the vicissitudes of the working environment of these professionals who are directly involved in the pandemic, favoring their individual resilience and their ability to intervene in a transformative way with themselves and the treatment contexts. [Publisher's text].