Riflessioni teorico-cliniche sulla rottura come difesa e sulle difese contro le rotture

La parola rottura si usa comunemente nel linguaggio quotidiano - sia in senso concreto, sia in senso metaforico - per indicare una brusca interruzione di continuità, che spezza l'integrità di un oggetto o la stabilità di un legame. Il termine si incontra frequentemente in tale duplice accezione anche in psicoanalisi, nel dialogo con i pazienti. Tuttavia, nella nostra disciplina non ha uno statuto teorico univoco. L'autrice esplora - a partire dall'esperienza clinica - il rapporto tra la suggestiva immagine delle rotture psichiche e il processo di separazione interpersonale e intrapsichico; in particolare indaga come i meccanismi di difesa dall'angoscia po-sano talvolta mobilitarsi per evitare le rotture; oppure come altre volte le difese possano operare proprio attraverso le rotture di nessi. La metafora delle "rotture" può essere infatti un prezioso indicatore del rapporto tra processo di sviluppo e meccanismi di difesa. [Testo dell'editore].

The word rupture is commonly used in everyday language - both in a concrete sense and in a metaphorical sense - to indicate a sudden interruption of continuity, which breaks the integrity of an object or the stability of a bond. The term is frequently encountered in this double meaning also in psychoanalysis, in dialogue with patients. However, in our discipline it does not have a univocal theoretical status. The author explores - starting from the clinical experience - the relationship between the suggestive image of the psychic rapture and the process of interpersonal and intrapsychic separation; it investigates how the defense mechanisms against anxiety can sometimes be used to avoid raptures; or like, other times, the defenses can work right through the raptures of connections. The metaphor of "Raptures" can indeed be a valuable indicator of the relationship between the development process and defense mechanisms. [Publisher's text].