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La primarietà ontologica della cura

2019 - Franco Angeli

73-86 p.

Un'analisi fenomenologica della condizione umana rivela che la cura è un fenomeno fondamentale dell'esistenza: l'essere umano ha bisogno di ricevere cura e, al tempo stesso, di aver cura degli altri. Tuttavia, la nostra società mostra spesso di non riconoscere il valore delle pratiche di cura e proprio la svalutazione della cura è fra le cause di una qualità della vita non sempre adeguata alle attese di ciascuno. Affinché l'utopia di una civiltà della cura si realizzi è innanzitutto necessario elaborare una teoria della cura, che consenta di dare fondamento rigoroso all'idea che la cura è essenziale all'esistenza, per poi individuare i modi esistentivi che qualificano una buona pratica della cura. Nel saggio, che intende rispondere a questo compito teoretico, vengono prese in esame anche le tre direzionalità della cura, per le quali il greco antico usa tre diverse parole: c'è la cura come "merimna", che è conseguente alla preoccupazione di conservare la vita; c'è la cura come "epimeleia",

che risponde al desiderio di far fiorire le potenzialità esistentive proprie, nel caso della cura di sé socraticamente intesa come cura della propria anima, e altrui, nel caso della cura educativa; c'è la cura come "therapeia", che si rende necessaria per riparare le ferite dell'esserci nei momenti di massima vulnerabilità e fragilità, quando il corpo o l'anima si ammala. La cura educativa consiste nel coltivare nell'altro la passione per la cura di sé, ossia accompagnarlo nel processo di costruzione di quegli strumenti cognitivi ed emotivi necessari a tracciare con autonomia e con passione il cammino dell'esistenza. [Testo dell'editore].

A phenomenological analysis on the human condition reveals that care is a fundamental provision in life: human beings need care and offer care to others. However, nowadays the value of care practices is often not acknowledged. As a result the diminished value given to practices of care produces now and again a low quality of life proffering poor responses to some persons' expectations. In order to allow the utopia of a culture of care to develop, a theory of care should be built to give an accurate foundation to the idea of care as a critical provision for human existence and also to determine the existentive ways to meet the requirements for the best practices of care. In this article the author examines the three words coined by the ancient Greek that highlight three different dimensions of care: a) care as "merimna", i.e the concern to preserve life; b) care as "epimeleia", the desire to let personal existentive potentialities flourish (in a Socratic perspective:

either selfcare as care for one's soul, or educational care for others); c) care as "therapeia", as the reparation of injuries, in moments of vulnerability and fragility, when soul or body fall ill. Educational care consists in developing a passion for selfcare by accompanying an individual in structuring the cognitive and emotional tools necessary to outline an autonomous and passionate life pathway. [Publisher's text].

Fait partie de

Rivista sperimentale di freniatria : la rivista dei servizi di salute mentale : CXLIII, 3, 2019