Giovani e lavoro : cambiamenti dei significati del lavoro in tempo di crisi

La letteratura sui significati del lavoro ha mostrato che negli ultimi decenni si sono avuti cambiamenti significativi negli orientamenti dei giovani verso il lavoro, e cioè da un lato una perdita della sua centralità e dall'altro una pluralizzazione dei significati che i giovani vi attribuiscono. Sulla base di 50 interviste autobiografiche di giovani raccolte a Napoli, nell'articolo vengono analizzati l'importanza ed i significati del lavoro, al fine di comprendere se a seguito della crisi si sia verificata un'inversione di tendenza rispetto ai processi individuati nel recente passato. L'autrice mette in luce che in generale la crisi non ha portato né ad una rinnovata centralità del lavoro né ad un rafforzamento dei suoi aspetti strumentali, ma che tuttavia i suoi effetti appaiono molto differenziati in relazione alla posizione sociale.

Viene anche evidenziato come, seppure per un numero ristretto di giovani, la crisi abbia fatto emergere una nuova visione e nuovi significati del lavoro, che ne mettono radicalmente in discussione la visione tradizionale, e come questi segnali di innovazione siano al momento appannaggio di una élite generazionale. [Testo dell'editore].

The meanings of work literature has shown that in recent decades there have been significant changes in youth's orientations towards work, that is on the one hand a loss of centrality of work and on the other a pluralization of the meanings young people give it. Based on the analysis of 50 autobiographical narrative interviews with young people gathered in Naples, the article analyzes the importance and the meaning of work, in order to understand whether the crisis has led to a reversal of the trends identified in the recent past. The author points out that, in general, the crisis has led neither to a renewed centrality of work nor to a strengthening of the instrumental aspects. Nevertheless, the effects of the crisis on the orientations towards work prove to be very differentiated in relation to the social position.

It is also shown that the crisis fostered the emergence of both a new vision and new meanings of work, that radically question its traditional vision, and that these signs of innovation are currently the prerogative of a generational elite. [Publisher's text].