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La scacchiera immaginata : il Grande Gioco fra visioni imperialiste, narrazioni orientaliste e ambizioni personali

2018 - Franco Angeli

5-28 p.

Il saggio intende introdurre i principali temi del fascicolo, individuando nella complessa fenomenologia storica del cosiddetto "Grande Gioco" il collante tematico e geografico dei diversi contribuiti che lo compongono. Muovendo dal punto di vista dell'esperienza britannica, l'articolo illumina il quadro storico di riferimento, analizzando le declinazioni strategiche della competizione geopolitica in essere nel continente asiatico nel corso dell'Ottocento, la cui genesi è ben precedente al XIX secolo e tornerà in auge con la cosiddetta "corsa agli spazi" di poco successiva. L'Asia Centrale assunse le sembianze di una "scacchiera" su cui si riversò e si declinò la rivalità dei grandi imperi dell'epoca, ovvero di quello francese, britannico e zarista, ognuno con le proprie priorità politiche, narrazioni e ossessioni che indicarono scelte strategiche a volte meno fortunate.

Alla ricostruzione del profilo imperiale delle potenze interessate all'area centroasiatica, si unisce il ritratto di generali e ufficiali militari britannici, delle apparenti "giovani pedine" che stilarono le rispettive strategie anche sulla base di scarse conoscenze geografiche, pregiudizi, timori, ambizioni personali e di una percezione alterata delle reali intenzioni dell'avversario. Per questo motivo, è importante sottolineare il ruolo avuto dalla narrativa a sostegno di spedizioni militari e missioni diplomatiche, che contribuirono a rendere la competizione in Asia molto più che un semplice "gioco" per il consolidamento delle rispettive zone di influenza. [Testo dell'editore].

This paper aims to present the main themes analysed within this volume while introducing the different studies and related approaches of the authors, connected to the so-called "Great Game". Starting from the perspective of the British experience, this essay will frame the historical context of this geopolitical competition between imperial powers during the XIX century, whose origin preceded the "Great Game" itself, yet it will come back later with the so-called "arms race" that paved the way for the outbreak of the First World War. Central Asia become the ground of the rivalries between the great powers of the time, resembling a sort of "chessboard" on which the Russian, the French and the British empires moved through to impose their territorial domain, each of them with their own political priorities, narratives, and obsessions leading to strategic decisions.

Beyond the description of the historical competition that occurred in the XIX century, this essay aims to shed lights on the role of military commanders and British officials, as supposed "young pawns" who, on the contrary, often implemented their own strategies according to their personal ambitions, widespread prejudices of locals, lack of territorial knowledge, as well as deep misconceptions of the competitors. Therefore, it is important to underline the role of narratives in supporting military and diplomatic missions. Much more than a "game", the competition in Central Asia shown the strength to consolidate respective zones of influence, but also how personal ambitions and self-perceptions of superiority has been used to justify political influence and domain. [Publisher's text].

Fait partie de

Storia urbana : rivista di studi sulle trasformazioni della città e del territorio in età moderna : 160, 3, 2018