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L'eredità di Giovan Luca Barberi 1523-1579

2018 - Franco Angeli

31-66 p.

Il presente saggio mostra i risultati di una ricerca condotta principalmente sul fondo Tribunale del Concistoro, dell'Archivio di Stato di Palermo, inerente all'ereditarietà della carica di mastro notaro della Regia Cancelleria detenuta dal 1491 al 1523 dal regio milite Giovan Luca Barberi, autore dei Capibrevi, opera fortemente voluta dal potere centrale per indagare sugli abusi della feudalità siciliana, in merito al legittimo possesso dei feudi. Indagando le relazioni familiari del regio milite si è individuato il meccanismo che ha permesso alla famiglia Lanza, baroni del Mojo, nella persona di Petruccio, marito della figlia illegittima del Barberi, a succedere e accedere alla prestigiosa carica di mastro notaro della Regia Cancelleria, inserendosi così nel bramato ambito dell'amministrazione regia a discapito di Giovan Battista Riga, anch'egli erede del Barberi in quanto sposo della figlia legittima e naturale, nonostante una pronuncia dell'imperatore Carlo V deponesse a suo favore.

Ciò che emerge è l'annosa querelle che vide contrapposti per secoli il potere regio, lontano dall'isola, ed i feudatari siciliani a difesa dei loro privilegi attraverso uno spaccato di vita privata che permette di far luce sugli interessi economici e la rappresentazione del potere di due famiglie, i Barberi e i Lanza baroni del Mojo. [Testo dell'editore].

The present essay shows the results of a research carried out mainly on the Fund Tribunal of the Consistory, of the State Archives of Palermo, inherent to the inheritance of the post of notary master of the Royal Chancellery held from 1491 to 1523 by the royal knight Giovan Luca Barberi, author of Capibrevi, a work strongly desired by the central power to investigate the abuse of Sicilian feudalism, with regard to the legitimate possession of the feuds. By investigating the family relationships of the royal army, the mechanism that allowed the Lanza family, barons of the Mojo, in the person of Petruccio, husband of the illegitimate daughter of Barberi, to succeed and gain access to the prestigious post of notary of the Royal Chancellery, has been identified. so in the coveted domain of the royal administration at the expense of Giovan Battista Riga, also heir of Barberi as a spouse of the legitimate and natural daughter, despite a pronouncement of Emperor Charles V in his favor.

What emerges is the age-old quarrel which saw for centuries the royal power, far from the island, and the Sicilian feudal lords defending their privileges through a cross-section of private life that allows us to shed light on economic interests and the representation of power of two families, the Barberi and the Lanza del Mojo. [Publisher's text].

Fait partie de

Archivio Storico per la Sicilia orientale : II, 2, 2018