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Civita : futuro anteriore

2018 - Franco Angeli

57-60 p.

Civita nell'immaginario turistico rappresenta la città che muore. E della propria morte fa spettacolo. A Civita abbandono e turismo si contendono il primato. Entrambi accelerano i processi distruttivi. Un borgo che vive della sua morte, che avviene lentamente. Questa sua morte si è trasformata in uno spettacolo che attira turisti da ogni parte del mondo. Così che la sua storia si trasforma in una nuova narrazione, cancellando ogni traccia del proprio passato e allontanando il futuro. Ma questo è proprio ciò che si vuole: fare spettacolo della sua agonia senza che vengano intraprese azioni finalizzate a restituirgli una nuova vita. Perché anche la morte, nell'era del turismo, è un evento da cui ricavare risorse. È il paradosso del turismo che preferisce la parvenza di vita anziché la vita vera, il falso di vita anziché il vivere veramente. [Testo dell'editore].

Civita in the touristic imaginary represents the dying town that makes a show out of its own death. In Civita abandonment and tourism struggle for primacy, they both accelerate destructive processes of a hamlet that lives on its slow death. This death is now a show, attracting tourists from all over the world. That's how Civita's story turned into a new narration, erasing every trace of its past and removing its future. And that's exactly what everyone wants: make a show out of its agony without undertaking any action to breathe new life into it, because, in the era of mass tourism, even death is profitable. It is the paradox of tourism, that prefers a semblance of life instead of real life, faking life instead of living. [Publisher's text].

Fait partie de

Territorio : 86, 3, 2018