Il custode del mio altro : risorse per una svolta etica in psicoterapia
23-38 p.
Essere il custode dell'altro è un "dovere" di natura etica che non può essere sostenuto unicamente da questioni morali o dal masochismo del terapeuta. Per poter essere eticamente al servizio degli altri, i terapeuti devono essere in contatto con le loro fonti di forza spirituale e farsi ispirare da quelle persone che, morte o viventi, possono sostenere il terapeuta "finito" di fronte alla sofferenza "infinita" dell'altro: un coro interiore di giganti imperfetti e tuttavia umani, scelti all'interno della letteratura, dell'arte e della storia, che spesso conversano tra loro e costituiscono la compassionevole squadra di sostegno del terapeuta. Tali risorse devono essere fornite ai giovani terapeuti disponibili ad ascoltare la chiamata dell'immensa sofferenza dell'altro in questo mondo. [Publisher's text].
Being the other's keeper is an ethically based "call on duty", instead of being sustained by mere moral issues or masochism of the therapist. In order to be at the ethical service of others, therapists need to be connected with their own forces of spiritual strength and be inspired by those characters, whether dead or alive, who can sustain the "finite" therapist in front of the "infinite" other's suffering: an internal choir of imperfect giants and yet humans, chosen among literature, art and history, who are often in conversation one with another and constitute the compassionate helping team of the therapist. Such a resource is to be given to young therapists willing to follow the call of the other's immense suffering in this world. [Publisher's text].
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Informations
Code DOI : 10.3280/GEST2018-002004
ISSN: 2035-6994
KEYWORDS
- Etica, trauma, sofferenza dell'altro, coro interiore
- Ethics, trauma, other's suffering, internal choir