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Library Metadata on the web : the example of data .bnf.fr.

2017 - EUM - Edizioni Università di Macerata

58-70 p.

Nei cataloghi delle biblioteche così come sul web, i metadati si comportano come un linguaggio attraverso il quale si possono cercare, trovare e ottenere oggetti concreti. I decenni passati hanno visto evolversi la navigazione in un modo tale che grazie alla riduzione dei tempi di interrogazione, gli utenti dimenticano che stanno cercando delle risorse online: le interrogazioni online sono diventate così semplici e quotidiane da essere simili all'uso di una valuta come mezzo di scambio. Effettivamente, i set di metadati e le valute monetarie condividono nel mondo attuale una natura comune, o quantomeno dei principi generali: entrambi misurano il valore delle cose in relazione alle necessità delle persone (di cui le interrogazioni dei motori di ricerca possono essere considerate come una manifestazione), ed entrambe possono essere visti come sostituiti provvisori di tali necessità prima del loro soddisfacimento.

Il seguente articolo esamina sia la trasparenza sia la materialità dei dati bibliografici per dimostrare innanzitutto il loro aspetto "monetario", in secondo luogo per mostrare la loro materialità e infine per spiegare come l'adozione dei Linked Open Data contribuisca alla reificazione dei dati medesimi. Tale argomentazione è in buona parte tratta dall'esperimento data.bnf.fr, cominciato nel 2011. Questo sito web è un progetto della Biblioteca Nazionale di Francia, che ha l'obiettivo di disseminare i dati degli svariati cataloghi e applicazioni della BnF e la formazione, al tempo stesso, di un unico punto di accesso alle descrizioni delle collezioni altrimenti sparpagliate in numerosi strumenti di ricerca. Così come i principi di questo sito web sono basati sia sulla visibilità online che sulla disseminazione dei linked open data, questo articolo tenta di illustrare come questi due principi vadano di pari passo. [Testo dell'editore].

In library catalogs as much as on the web, metadata acts as a transparent language through which concrete objects are looked for, found and obtained. Past decades have seen web browsing evolving so as to, by reducing query time to a slight amount, make web surfers forget that they are looking for things online: through this, online querying has become as trivial and invisible as would be the use of a currency as a medium of exchange. In fact, metadata sets and currencies share in the contemporary world a common nature, or at least universal principles: both are measuring the value of things in regard to people's need (of which search engine queries can be seen as a manifestation), and both can be viewed as temporary substitutes to those needed things before their obtention.

The following article will thus examine both the transparency and materiality of bibliographical data firstly by demonstrating its monetary aspect, secondly by showing its materiality, and thirdly by explaining how the adoption of Linked Open Data standards contributes to the reification of data itself. Its argumentation is for its bigger part drawn from the data.bnf.fr experiment, which has been launched in 2011. This website is a project of the National Library of France, aiming at disseminating data from the BnF various catalogs and applications while constituting a single point of access for users from the web to collections descriptions scattered across many search tools. As this website principles are based on both online visibility and linked open data dissemination, this article will try to demonstrate how those two principles are going hand in hand. [Publisher's Text].

Fait partie de

JLIS : Italian Journal of Library, Archives and Information Science = Rivista italiana di biblioteconomia, archivistica e scienza dell'informazione : 8, 3, 2017