Punire o non punire : per una discussione sulla legislazione antinegazionista : come non rispondere a una provocazione
95-100 p.
La storia del negazionismo è quella di un'idea contagiosa in cerca di ambienti in cui riprodursi vantaggiosamente. Una tesi antistorica, già concepita dai perpetratori all'epoca dello sterminio, che dal dopoguerra ha sviluppato nuove strategie di sopravvivenza in una cultura che le è ostile, specie da quando la Shoah è stata riconosciuta come l'evento fondativo dell'identità europea. Quali strategie? Una carrellata delle principali tappe del negazionismo - dal "caso Faurisson" alla propaganda in rete - dimostra che il suo successo evolutivo è legato alla capacità di incamerare e rimescolare elementi alieni alla sua matrice ideologica, primo fra tutti il principio della libertà di espressione. Ecco perché, lungi dal neutralizzare il fenomeno, la criminalizzazione del negazionismo finisce per amplificarne gli effetti. [Testo dell'editore].
The history of Holocaust denial is that of a contagious idea in search of an environment in which to thrive. Already conceived by the perpetrators at the time of the mass killings, after the war this anti-historic thesis developed new survival strategies within a hostile culture that had recognised the Shoah as its founding event. What strategies? From the "Faurisson affair" to the explosion of Internet hate speech, the evolutionary success of the "paper Eichmanns" is linked to their ability to intercept and rearrange elements that are alien to their ideological matrix: first and foremost the principle of freedom of expression. That is why, far from neutralizing the phenomenon, the criminalization of Holocaust denial is bound to amplify its rhetorical effects. [Publisher's Text].
Fait partie de
Italia contemporanea : 284, 2, 2017-
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Informations
Code DOI : 10.3280/IC2017-284004
ISSN: 2036-4555
KEYWORDS
- Negazionismo dell'Olocausto, Censura, Libertà d'Espressione, Semiotica
- Holocaust Denial, Censorship, Freedom of Expression, Semiotics