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L'aggressività in un gruppo di psicodramma analitico tra affermazione di sé e resistenza al cambiamento

2015 - Franco Angeli

74-90 p.

L'autrice affronta il tema della rabbia e dell'aggressività in un gruppo di psicodramma analitico nel quale alcuni pazienti, a una fase avanzata del loro percorso terapeutico e prossimi alla conclusione del lavoro, manifestano quella che, inizialmente, appare interpretabile come una "regressione per delega", allo scopo di consentire al gruppo di rivisitare vecchie posizioni in parte superate ma non ancora risolte. L'interpretazione, ben lungi dal risultare rassicurante e chiarificatrice, produce un aumento delle spinte rivendicative e rabbiose bloccando l'evoluzione della relazione terapeutica. Divenuto evidente il contributo dato dall'autrice stessa allo scenario transferale, a causa del mancato attraversamento della fase di comprensione e corrispondenza empatica con i membri del gruppo, è stato possibile interpretare la rabbia come un tentativo di richiamare l'attenzione su uno stato di disagio e sofferenza, anziché come resistenza contro il pericolo di rendere cosciente qualche rappresentazione rimossa. Qu

esto intervento ha consentito di ristabilire una condizione di equilibrio favorendo l'evoluzione terapeutica dei singoli e del gruppo. [Testo dell'editore].

The author deals with the subject of anger and aggressiveness in a psychodrama group within which some patients, at an advanced stage and nearing conclusion of their therapy, demonstrate what, initially, may be interpreted as a "delegated regression" in order to enable the group as a whole to revisit old positions that had been partially overcome but not completely resolved. Interpretation, far from being reassuring and explicative, on the contrary, produces an increase in revenge and anger impulses which hinder development of the therapeutic relationship. Only with the author's contribution to the transferal scene, due to the inability of the group members to go through the comprehension phase and corresponding empathy, was it possible to interpret anger as an attempt to draw attention to a state of distress and suffering, rather than resistance to the risk of reawakening repressed representation. This contribution led to the reestablishment of equilibrium so favouring therapeutic evolution of each participa

nt and the group. [Publisher's Text].

Fait partie de

Gruppi : nella clinica, nelle istituzioni, nella società : 3, 2015