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Il Voyage de Siam del gesuita francese Guy Tachard

2016 - Franco Angeli

99-129 p.

The Voyage of Siam, of the French Jesuit Guy Tachard.

Il Siam rimase a lungo sconosciuto agli Europei. Un quadro sempre più preciso sul Paese scaturì dalle relazioni dei Gesuiti francesi, tra cui il Voyage de Siam di Guy Tachard, compilato tra il 1685 e il 1686 nel corso di un'ambasciata inviata dal re Luigi XIV per consolidare i legami con il re siamese Phra Naï e in vista di un'aff ermazione francese in Oriente. Tachard raccolse una mole di informazioni di carattere astronomico, naturalistico, antropologico, religioso, architettonico, artistico assai dettagliate, scaturite dall'osservazione diretta o dalla consultazione di materiali di seconda mano. Il lungo viaggio diventa percorso della memoria gesuitica. Tachard rievoca la vita di diversi confratelli vessati per la loro fede, tra cui l'italiano Fuciti, incontrato a Batavia. In Siam il gesuita resta aff ascinato dalla vastità delle terre visitate, dalle dimensioni e dalla spettacolarità delle architetture civili e religiose, dalle cerimonie. Il suo più grande interesse resta però la spiritualità buddista e a

d essa dedica numerose pagine del Voyage. [Testo dell'editore].

For a long time, Siam remained unknown to the Europeans. The reports written by French Jesuits started to provide an ever more accurate picture of Siam. The Voyage de Siam, compiled by Guy Tachard, was among these informative reports. It was written between 1685 and 1686, during a mission mandated by Louis XIV. This journey represented an attempt to strengthen the relationship with the Siamese King Phra Naï, with an eye to a stronger French presence in the East. Tachard collected scores of extremely detailed information of astronomical, naturalistic, anthropological, religious, architectural and artistic nature. The long journey becomes an itinerary through Jesuit past. Tachard recalls the lives of several brothers who had been harassed for their faith. Among them the Italian Fuciti, whom he met in Batavia. In Siam he was fascinated by the vastness of the land, by the majesty of civil and religious architectures, and by local traditions. His greatest interest was Buddhist spirituality, to which he dedicated s

everal pages in the Voyage [Publisher's Text].

Fait partie de

Storia urbana : rivista di studi sulle trasformazioni della città e del territorio in età moderna : 151, 3, 2016