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Piccole curiosità delle religioni antiche : un approccio antropologico : atti delle giornate di studio : Siena, 4 e 5 aprile 2024

2025 - Firenze University Press

123 p.

Studiare le religioni antiche significa confrontarsi con oggetti, gesti e formule rituali che appaiono curiosi o persino strani. È proprio da queste stranezze che l'approccio antropologico trae la sua forza: esse mostrano la distanza culturale e invitano a comprenderle nel loro contesto storico e sociale. Questo volume riflette su alcune di tali curiosità: norme giuridiche romane che consentono agli dèi di ereditare, oggetti che garantiscono la stabilità di Roma, reliquie di momenti fondatori, divinità spazzine, l'agency di certi tessuti, un dio fenicio dal nome femminile, divieti alimentari ebraici e piccoli dèi messicani di amaranto. Come erano percepite? Qual era il loro significato? Per capirlo occorre guardare con gli occhi delle culture che li hanno prodotti. [Testo dell'editore]

Studying ancient religions often means facing objects, gestures, and ritual formulas that appear curious or even strange. It is precisely these strangenesses that give anthropological inquiry its strength: they reveal cultural distance and invite us to understand them within their historical and social context. This volume reflects on such curiosities: Roman legal norms allowing gods to inherit, objects safeguarding Rome's stability, relics of foundational moments, sweeper deities, the agency of fabrics, a Phoenician god with a feminine name, Jewish dietary prohibitions, and small Mexican gods made of amaranth. How were these perceived? What was their meaning? To grasp them, we must try to see with the eyes of the cultures that produced them. [Publisher's text]

Antropologia.

Proceedings of a meeting.

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