Il fantasma del modello : Seneca, Ovidio, Virgilio e la tragedia di Amleto
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Attraverso l'analisi di tre tragedie del teatro inglese (che si collocano tra la Renaissance e la Restoration), questo libro affronta un frammento del tema sconfinato del rapporto tra i testi delle letterature moderne e i classici greci e latini. Un rapporto (complicato, multiforme e mai lineare) con un modello a volte ricercato, a volte citato, a volte rifiutato, a volte consapevolmente taciuto o addirittura rimosso. Un rapporto a tratti quasi edipico con un modello – quello della poesia latina dell'Eneide, delle Metamorfosi e del teatro di Seneca – che fonda e rappresenta un'intera tradizione. In queste pagine appaiono umbrae e fantasmi: quelli veri delle tragedie di Seneca, ripresi poi dal teatro moderno, ma anche umbrae intese come metafora di un modello spesso evanescente.
E in ogni capitolo appare (e scompare) anche Amleto: l'Amleto di Shakespeare e lo stesso testo di The Tragedy of Hamlet, ma anche la tragedia amletica della letteratura moderna, con le sue angosce dell'influenza nei confronti del fantasma di un modello ineludibile. Ma questo è anche un lavoro di filologia. La ricerca delle apparizioni e delle tracce dei testi del passato, ovvero lo studio di ciò che chiamiamo ricezione, si affianca, infatti, all'ecdotica e all'interpretazione: l'agone intertestuale che il teatro moderno ingaggia con i classici può, in effetti, addirittura contribuire a sanare alcune celeberrime cruces negli stessi testi drammatici moderni e, nel contempo, ci spinge a rileggere con occhi nuovi gli stessi testi della poesia latina. Nel grande gioco di infinite finzioni che la letteratura mette in scena con le ombre dei suoi modelli. [Testo dell'editore]
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Lucio Anneo Seneca (4 a.C.-65 d.C.); Publio Ovidio Nasone (43 a.C.-17 o 18 d.C.); Publio Virgilio Marone (70 a.C.-19 a.C.).
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ISBN: 9788855583183
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