Il lavoro psicoanalitico orientato al processo nel primo colloquio e l'importanza della scena di apertura
61-85 p.
A partire dai colloqui iniziali con una studentessa affetta da disturbi psicosomatici e depressivi, viene elaborata una comprensione psicoanalitica degli incontri iniziali. La scena iniziale del primo colloquio condensa già la psicopatologia centrale: un aggrapparsi all'oggetto primario, mai sperimentato in modo sicuro come presente dal paziente. L'autore delinea lo sviluppo di alcune teorie psicoanalitiche riguardanti il colloquio iniziale e dimostra la loro importanza specifica come conoscenza di base per la situazione clinica nei seguenti ambiti: la "posizione diagnostica", la "posizione terapeutica", la "scena d'apertura", il "controtransfert" e "l'introspezione liberamente fluttuante" dell'analista. Ricerche più recenti fanno riferimento a "qualità di processo" della relazione analitica, come la "sincronizzazione" e l'"autoefficacia".
Quest'ultima cerca di descrivere dopo quanto tempo tra le sedute di intervista i processi interiori costruttivi o distruttivi prendono piede nel paziente e che significato può avere per la decisione sul trattamento che segue. L'insieme di questi fattori può portare a stabilire un'indicazione differenziale orientata al processo che tenga conto anche del fatto che il confronto con la paura dei processi inconsci di scambio è specifico della professione psicoanalitica. [Testo dell'editore].
Drawing on initial interviews with a psychosomatically and depressively ill student, a psy-choanalytic understanding of initial encounters is worked out.pening scene of the first interview already condenses the central psychopathology a clinging to the primary object because it was never securely experienced as present by the patient. The author outlines the development of some psychoanalytic theories concerning the initial interview and demonstrates their specific importance as background knowledge for the clinical situation in the following domains: the "diagnostic position", the "therapeutic posi-tion", the "opening scene", the "countertransference" and the "analyst's free-floating introspec-tiveness". More recent investigations refer to "process qualities" of the analytic relationship, such as "synchronization" and "self-efficacy".
The latter seeks to describe after how much time between the interview sessions constructive or destructive inner processes gain ground in the patient and what significance this may have for the decision about the treatment that follows. All these factors combined can lead to establishing a differential process orientated indication that also takes account of the fact that being confronted with the fear of unconscious processes of exchange is specific to the psychoanalytic profession. [Publisher's Text].
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Information
ISSN: 1972-490X
KEYWORDS
- scena d'apertura nel primo colloquio psicoanalitico, indicazione differenziale orientata al processo, posizione decentrata (ex-centric), posizione di introspezione liberamente fluttuante
- the opening scene in the psychoanalytic first interview, differential process-orientated indication, ex-centric position, position of free-floating introspectiveness