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Quando l'azzardo scommette sui giovani : nuove frontiere del rischio nell'universo online

2024 - Franco Angeli

159-170 p.

Il consumo di gioco d'azzardo tra gli adolescenti rappresenta un problema crescente in Italia, nonostante le leggi ne vietino la pratica ai minori. I dati rivelano che il 7% dei giovani tra i 15 e i 19 anni mostra un profilo di gioco problematico, con conseguenze negative sulle relazioni e sullo studio. Diversi fattori contribuiscono a questa tendenza, tra cui l'espansione dell'offerta di gioco d'azzardo, la proliferazione di siti in cui poter scommettere online, l'integrazione di alcuni meccanismi dell'azzardo nei videogame e l'indistinguibilità dei nuovi giochi d'azzardo dagli stessi videogame. La cultura consumistica neoliberista accentua ulteriormente il fenomeno. È nell'universo dell'online che i giovani risultano maggiormente esposti ai rischi dell'azzardo, anche a causa delle tante mecca- niche presenti nei videogame che strizzano l'occhio all'azzardo.

Queste meccaniche possono promuovere comportamenti di abuso attraverso rinforzi psicologici e in questo contesto i confini tra gaming e gambling si fanno sempre più sfumati. Il Servizio Formazione della cooperativa Centro Sociale Papa Giovanni XXIII di Reggio Emilia è solito intercettare questa tipologia di comportamen- ti tra i tanti studenti che incontra abitualmente nelle scuole. Un'altra mani- festazione emergente riguarda la rappresentazione sempre più diffusa tra i giovani del gioco d'azzardo come possibile fonte di reddito, soprattutto per quanto riguarda le scommesse sportive, alimentata dal fenomeno dei tipster. Anche il trading online pare venga sempre più percepito dai giovani come un modo per fare soldi facili, anche qui incentivato dalla promozione ad opera di tanti siti e influencer.

Per contrastare questo fenomeno e dotare giovani e giovanissimi di anticorpi che tutelino dalle tante forme di promozione dell'addiction, risulta cruciale intervenire con azioni di prevenzione, promuovendo quelle competenze di vita che possono prevenire comportamenti a rischio e favorire scelte responsabili e consapevoli. [Testo dell'editore].

Gambling consumption among adolescents represents a growing problem in Italy, despite laws prohibiting the practice for minors. Data reveals that 7% of young people between 15 and 19 years old exhibit problematic gambling behaviors, with negative consequences on relationships and studies. Several factors contribute to this trend, including the expansion of gambling offerings, the proliferation of online betting sites, the integration of some gambling mechanisms into video games, and the indistinguishability of new gambling games from video games themselves. Neoliberal consumer culture further accentuates the phenomenon. It is in the online universe that young people are most exposed to the risks of gambling, also due to the many mechanics present in video games that wink at gambling. These mechanics can promote abusive behaviors through psychological reinforcements, and in this context, the boundaries between gaming and gambling are becoming increasingly blurred.

The Servizio Formazione of the cooperative Centro Sociale Papa Giovanni XXIII in Reggio Emilia regularly intercepts this type of behavior among the many students it meets regularly in schools. Another emerging manifestation is the increasingly widespread perception among young people of gambling as a possible source of income, especially concerning sports betting, fueled by the phenomenon of tipsters. Online trading also seems to be increasingly perceived by young people as a way to make easy money, again incentivized by the promotion by many sites and influencers. To combat this phenomenon and equip young people with the defenses needed to protect themselves from the many forms of addiction promotion, it is crucial to intervene with preventive actions, promoting life skills that can prevent risky behaviors and foster responsible and conscious choices. [Publisher's Text].

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Rivista sperimentale di freniatria : la rivista dei servizi di salute mentale : CXLVIII, 3, 2024