Pratiche di accettazione, mindfulness e terapia espositiva

Sebbene l'esposizione per abituazione, basata sul principio di cancellazione della memoria eccitatoria aversiva, sia ancora oggi largamente prevalente in ambito clinico, un modello differente, quello dell'apprendimento inibitorio, si propone di modificare radicalmente il trattamento delle fobie e dell'ansia, enfatizzando il ruolo delle procedure, diverse dall'abituazione, che elicitano, nel paziente, la creazione e il rafforzamento di una memoria rivale, la c.d. memoria inibitoria.

L'articolo vuole essere una riflessione sul ruolo dell'esposizione nelle pratiche di accettazione in uso nella c.d. Terza Onda della Psicoterapia Cognitivo Comportamentale, in gran parte basate sull'utilizzo della mindfulness, e intende mostrare, basandosi sulle evidenze scientifiche più recenti, come tali pratiche possano essere inquadrate proprio all'interno del paradigma fissato dalla teoria dell'apprendimento inibitorio e come, per esse, conseguentemente, si apra un potenziale spazio di miglioramento procedurale, diretto all'ottimizzazione della forza, della durata e della recuperabilità della associazione inibitoria, al rafforzamento del processo di estinzione e al contrasto del ritorno della paura e dell'emozione negativa. [Testo dell'editore]

Although exposure by habituation, based on the principle of aversive excitatory memory erasure, is still widely prevalent in the clinical setting, a different model, that of inhibitory learning, aims to radically modify the treatment of phobias and anxiety, emphasizing the role of procedures, other than habituation, which elicits, in the patient, the generation of a rival memory, the so-called inhibitory memory.

The article aims to be a reflection on the role of exposure in the acceptance practices in use in the so-called Third Wave of Cognitive Behavioral Psychotherapy, largely based on the use of mindfulness, and intends to show, based on the most recent scientific evidence, how these practices can be framed precisely within the paradigm set by the theory of inhibitory learning and how, for them, as a result, a potential space for improvement opens up, aimed at optimising the strength, duration and recall of the inhibitory association, strengthening the extinction process and counteracting the return of fear and negative emotion. [Publisher's text]