Article PDF (0.17 Mb)
Compatible only with Adobe Acrobat Reader (read more)

Il rogo o la forca? : Punizioni capitali "di genere" e violenza femminile nei secoli XIII-­XIV

2023 - Franco Angeli

P. 699-722

Gli studi sulla diversità delle pene capitali comminate nell'Europa bassomedievale a uomini e donne hanno riscontrato una prevalenza del rogo contro queste ultime, in opposizione all'impiccagione quale castigo unicamente maschile. Questa discrepanza è stata spiegata da taluni come motivata dall'indecenza di esporre cadaveri femminili,; altri hanno piuttosto suggerito che le donne colpevoli di violenze gravi venissero associate al demoniaco e per questo punite con il rogo. Il contributo si propone di riesaminare tale dibattito avvalendosi delle fonti giudiziarie disponibili per i comuni italiani (specialmente Siena, Firenze e Bologna) nei secoli XIII-­XIV, confrontate con altri contesti europei. L'analisi si concentrerà in particolare su omicidio e brigantaggio, per i quali gli statuti prevedevano normalmente la pena capitale.

L'autrice sostiene che i tipi di esecuzione scelti per tali crimini dipendevano non tanto dal genere del malfattore, ma dalle circostanze del reato commesso (in particolare, l'elemento proditorio), tuttavia, accanto al contesto normativo è necessario tenere in considerazione anche i pregiudizi sociali vigenti nei comuni italiani. [Testo dell'editore]

Studies on the diversity of capital punishments inflicted on men and women in late medieval Europe have found a prevalence of burning in the latter case, as opposed to hanging as a typically male punishment. This discrepancy has been explained by some as motivated by the indecency of displaying female corpses,; others have rather suggested that women guilty of serious violent acts were associated with the demonic and therefore punished by burning. The contribution aims to re-examine this debate using judicial sources from Italian communes (especially Siena, Florence and Bologna) in the 13th-­14th centuries, compared with other European contexts. The analysis will focus in particular on murder and robbery, for which communal statutes normally prescribed capital punishment.

The author argues that the types of execution chosen for these crimes depended not so much on the gender of the malefactor, but on the circumstances of the crime committed (in particular, its treacherous elements): however, it is necessary to take into account the cultural bias existing in the Italian communes alongside their normative frameworks. [Publisher's text]

Is part of

Società e storia : 182, 4, 2023