Un crocevia per l'impero : Napoli nella guerra d'Etiopia (1935-1936)

In questo saggio l'autore si propone di analizzare la campagna militare condotta dall'Italia fascista contro l'Etiopia da una particolare prospettiva bottom-up, ossia dalla città di Napoli. La scelta si deve al riconoscimento del peculiare ruolo di crocevia svolto dalla città partenopea sia nella fase di preparazione sia in quella di guerra aperta. Tale funzione logistica fa di Napoli uno straordinario punto di osservazione sui flussi di soldati, operai, animali e mezzi che transitarono per il suo porto. Intento del saggio è quello sfruttare la prossimità all'oggetto di studio data dalle fonti istituzionali locali e periferiche dello Stato per cercare di entrare dentro la macchina bellica messa in piedi dal fascismo. Nel farlo si evidenzieranno capacità e limiti di alcuni ingranaggi, come la rete istituzionale creata per gestire quell'ingente traffico, l'accantonamento delle truppe e la selezione e invio degli operai militarizzati nel nascente impero fascista. [Testo dell'editore].

In this essay, the author analyzes the fascist military campaign against Ethiopia from a peculiar bottom-up perspective, or rather, from the city of Naples. Such an approach moves from the specific role of Naples as a crossroads both in the preparation phase and in that of open warfare. This logistical role makes the city an extraordinary observation point on the flows of soldiers, workers, animals, and vehicles that passed through its port. The essay looks inside the fascist war machine by using local and peripheral institutional sources. In this way, it is possible to highlight capacities and limits of mechanisms such as the institutional network set up to manage the logistical flows, the troop cantonment, and the selection and dispatch of militarized workers in the context of the emerging fascist empire. [Publisher's Text].