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Paolo Veronese tra Riforma e Controriforma

2013 - Artemide

143 p. : ill. (chiefly col.)

Includes bibliographical references (p. [123]-137) and index.

Ereditando una tradizione storiografica risalente al Rinascimento maturo, Carlo Ridolfi ricorda in pieno Seicento come Paolo Caliari detto il Veronese sia stato in grado di portare nella pittura una sorta di spensieratezza senza ombre «per le maestose invenzioni, per la venustà de' soggetti, per la piacevolezza de' volti, per la varietà de' sembianti, per le vaghezze e per gl'infiniti allettamenti che framise nelle opere sue». Il pittore scaligero, in realtà, si rivela un uomo e un professionista assai più problematico rispetto all'immagine talvolta quasi patinata presentata dalla letteratura artistica sin dall'età rinascimentale e barocca: egli è infatti un assoluto protagonista del vivace dibattito culturale e religioso della sua epoca, non sfuggendo mai al confronto e all'impegno sul campo ma anzi, come altri grandi artisti coevi quali Tiziano o Michelangelo, Lorenzo Lotto o Iacopo Pontormo, fornendo un prezioso contributo per mezzo dei suoi quadri. [Testo dell'editore]

Contains bibliography (p. 123-137), bibliographical references, notes and name index.

Veronese (1528-1588), painter.