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Territori in transizione : una traccia per la re-invenzione del territorio

2022 - Franco Angeli

P. 15-40

Nella stagione di "ripartenza" che stiamo vivendo, l'errore più grave sarebbe di immaginare che - uscendo dal tunnel della crisi - tutto possa tornare come prima. In realtà, molte cose sono già cambiate e stanno cambiando, non solo per l'esperienza traumatica fatta dal 2019 ad oggi, ma anche per la forza della transizione tecnologica e ambientale in atto. Una transizione che sta indirizzando i nostri modelli di business e di vita verso forme nuove, coerenti con il paradigma emergente: il capitalismo digitale della conoscenza in rete. Un capitalismo in cui il ruolo dei territori cambia radicalmente rispetto al passato, perché - con l'abbattimento delle distanze realizzato dalla rete digitale - la prossimità fisica deve integrarsi con quella virtuale (che usa la connessione a distanza), mettendo insieme la scala locale con quella metropolitana e globale.

Questo cambiamento di fondo rende necessario investire sul futuro e assumere rischi di cui non tutti sono in grado o sono disposti a farsi carico. Inoltre, i territori devono re-inventare la propria identità per assumere un ruolo attrattivo nelle filiere estese con cui organizzano la propria generazione del valore. E questo richiede politiche di intervento e strategie di investimento condiviso dotate di visione, per andare oltre l'orizzonte della valorizzazione passiva delle risorse e delle identità ereditate dal passato. [Testo dell'editore]

In the season of "restarting" that we are living, the biggest mistake would be to imagine that - coming out of the tunnel of the crisis - everything can go back to the way it was before. In reality, many things have already changed and are changing, not only because of the traumatic experience made from 2019 to today, but also because of the strength of the technological and environmental transition underway. A transition that is directing our business and life models towards new forms, consistent with the emerging paradigm: the digital capitalism of networked knowledge. A capitalism in which the role of the territories changes radically with respect to the past, because - with the reduction of distances achieved by the digital network - physical proximity must be integrated with virtual proximity (which uses remote connection), bringing together the local scale with the metropolitan and global scale.

This fundamental change makes it necessary to invest in the future and take risks that not everyone is able or willing to take on. In addition, territories must re-invent their identity in order to assume an attractive role in the extended supply chains with which they organize their own value generation. This requires intervention policies and shared investment strategies equipped with vision, in order to go beyond the horizon of passive valorization of resources and identities inherited from the past. [Publisher's text]

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Economia e società regionale : 1, 2022