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The Revival of Tōkyō as a City of Water and a Future Vision for the City

2021 - Franco Angeli

187-207 p.

Up until the 1950s Tōkyō's character as a "city of water" was readily apparent. However, as the city was transformed in the 1960s, through largescale developments driven by the hosting of the Olympic Games and a broader economic boom, the prominence of Tōkyō?'s water spaces declined. Yet, by the mid to late 1970s the mega city's waterfront began showing signs of recovery. In this paper I examine the process ofTōkyō's regeneration as a global "city of water" up until the early 1990s, divided into four phases: (1) Recovery of nature (water quality) and recreation along and in water spaces; (2) Residential projects in waterfront areas; (3) Loft culture (repurposing of warehouses); and (4) Reconstruction of waterfront districts. I go on to describe aspects of Tōkyō's urban development following the collapse of the "bubble economy".

Failing to formulate a grand vision for the city, public authorities (principally the Tōkyō Metropolitan Government) lost interest in Tōkyō's waterside districts. At around this time, there was a substantial rise in the power and influence of private developers, who focused their interest further inland, on central districts such as Marunouchi, Roppongi, and Shibuya. In waterfront areas, meanwhile, only simple highrise apartment projects were undertaken. Despite this trend, some interesting new approaches and bottomup initiatives contributed importantly to T?ky?'s recovery as a "city of water". I present some notable examples of these and comment on how the mechanism of urban regeneration in Japanese cities has differed from that of Western cities. Furthermore, I discuss a novel approach to the study of water cities that we are currently exploring. To conclude, I offer a future vision for Tōkyō as a "city of water". [Publisher's text].

Se fino agli anni'50 il carattere di Tōkyō come "città d'acqua" era evidente, ne gli anni'60, con le trasformazioni su larga scala prodotte dall'organizzazione dei Giochi Olimpici e da un più ampio boom economico, l'importanza degli spazi ac­ quatici di Tōkyō diminui. Tuttavia, dalla metà alla fine degli anni '70, il waterfront della megalopoli iniziò a mostrare segni di ripresa. In questo articolo proverò ad analizzare il processo di rigenerazione di Tōkyō come "città d'acqua" globale fino ai primi anni'90, secondo quattro fasi: (1) recupero della natura (qualità dell'ac­ qua) e ricreazione lungo e negli spazi acquatici; (2) progetti residenziali nelle aree del waterfront; (3) cultura del loft (riuso di capannoni); e (4) ricostruzione dei di­ stretti del lungomare. Proseguirò, dunque, descrivendo gli aspetti dello sviluppo ur­ bano di Tōkyō dopo la fine della "bolla speculativa".

Non riuscendo a formulare una grande visione per la città, le autorità pubbliche (principalmente il governo me­ tropolitano di Tōkyō) persero interesse per i distretti sul waterside di Tōkyō. In questo periodo, ci fu un sostanziale aumento del potere e dell'influenza delle im­ prese private, che concentrarono il loro interesse nell'entroterra, soprattutto verso i distretti centrali come Marunouchi, Roppongi e Shibuya. Nelle aree del waterfront, nel frattempo, furono intrapresi solo semplici progetti di alti condomini multipiano. Nonostante questa tendenza, alcuni interessanti nuovi approcci e iniziative dal bas­ so hanno contribuito in modo importante alla ripresa di Tōkyō come "città d'acqua".

Presenterò, dunque, alcuni esempi rilevanti commentando come il meccani smo di rigenerazione urbana nelle città giapponesi sia diverso da quello delle città occidentali. Inoltre, tratterò un nuovo approccio allo studio delle città d'acqua che stiamo attualmente esplorando al fine di offrire una visione futura di Tōkyō come "città d'acqua". [Testo dell'editore].

Is part of

Storia urbana : rivista di studi sulle trasformazioni della città e del territorio in età moderna : 169, 2, 2021