Conversazione con Andreina Navone
P. 101-116
In questa conversazione, Andreina Navone si racconta e ripercorre la lunga strada che l'ha portata ad essere analista junghiana, a partire dai suoi primi passi come insegnante, scoprendo, attraverso il lavoro con i bambini, la potenza dell'immagine, e il suo valore terapeutico. Nel corso della conversazione Andreina Navone si sofferma anche su alcuni importanti principi teorici, come transfert e controtransfert, in particolare nel metodo del Sandplay, sulla spiritualità e sul lavoro con i bambini adottati, di cui si è a lungo occupata. È presente nel racconto anche l'incontro fondante con diversi analisti e con Dora Kalff, di cui è stata allieva e amica. [Testo dell'editore]
In this interview, Andreina Navone talks about herself and retraces the long road that led her to be a Jungian analyst, starting from her first steps as a teacher, discovering, through her work with children, the power of the image and its therapeutic value. During the conversation, Navone also dwells on some important theoretical principles, such as transference and countertransference, in particular in the Sandplay method, on spirituality and on the work with adopted children, which she has long dealt with. In the story we find also the encounter with various analysts and with Dora Kalff, whose student and friend she was. [Publisher's text]
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Information
DOI: 10.3280/jun54-2021oa13281
ISSN: 1971-8411
KEYWORDS
- Immagine, Gioco della Sabbia, transfert, dimensione spirituale, materia, alleanza terapeutica
- Image, Sanplay Therapy, Transference, Spiritual Dimension, Material, Therapeutic Alliance