Democrazia futura : media, geopolitica e comunicazione pubblica nella società delle piattaforme e della grande trasformazione digitale : I, 4, 2021
P. 781-1053
Cari amici e lettori di Key4biz e di Democrazia futura, Democrazia futura, di cui esce ora il quarto e ultimo numero del 2021, dopo gli esordi laboratoriali del 'numero zero' uscito – come forse alcuni di voi ricorderanno nell'ultimo trimestre del 2020, è un'iniziativa editoriale di una testata online – in corso di registrazione presso il Tribunale di Roma - ideata e prodotta da un gruppo di comunicatori, giornalisti, analisti, intellettuali curiosi del futuro della comunicazione e dell'informazione e proiettati verso l'innovazione, senza però celare evidenti nostalgie della carta stampata. L'ambizione, che rimane forse un'illusione, è di riuscire, con questo strumento, a fare meglio sentire la nostra voce sui fronti della democrazia e dei valori, della responsabilità e dei diritti.
Promossa dall'Associazione Infocivica – Gruppo di Amalfi, nata nel dicembre 2003 per iniziativa di Bino Olivi e Jader Jacobelli, Democrazia futura, che non ha padrini né referenti, finanziari o politici, si propone di essere un periodico trimestrale che fonda l'approfondimento dell'analisi con la tempestività del commento. Come aveva scritto il suo primo direttore responsabile Giampiero Gramaglia che ha firmato i primi quattro fascicoli della rivista (il numero zero nell'autunno 2020 e i primi tre numeri del 2021) “Democrazia futura non ha avuto, non ha, né avrà una linea e non ha un'agenda. È stata e rimane luogo di confronto e di discussione, ma respinge ogni violenza fisica e verbale, ogni negazione della libertà e della democrazia, ogni rifiuto d'umanità e solidarietà. È palestra di libertà d'espressione, ma è pure tesa a intercettare e contrastare falsità e bufale che inquinano il dibattito sociale. Non ha sulla lingua i peli del politically correct, ma il suo è un linguaggio corretto e rispettoso.
Ha una vocazione europea e crede nel prevalere dell'interesse pubblico su quello particolare. Ad un anno dall'avvio delle pubblicazioni Democrazia futura da labile progetto futuribile è diventata una concreta iniziativa editoriale: il mio ringraziamento, di presidente di Infocivica e di direttore della pubblicazione, va al nucleo di amici e di colleghi soci dell'Associazione che vi hanno concorso e a tutti quanti, esterni all'Associazione, vi hanno generosamente contribuitoin questi dodici mesi, ma soprattutto ai nostri lettori che ci danno forza e lo stimolo con le loro critiche e i loro input. Alcuni di voi ricorderanno l'annuncio con il quale mi ero rivolto il 12 ottobre 2020 ai lettori di Key4biz, annunciando loro l'iniziativa.
E con queste premesse è iniziata un'intensa collaborazione con il sito e con la newsletter diretta da Raffaele Barberio sui quali abbiamo pubblicato in anteprima tutti gli articoli dei tre fascicoli sinora usciti della nostra rivista e di quello in fase di uscita, disponibili in pdf e distribuiti per ora gratuitamente attraverso il perfezionamento di un accordo, stipulato nel corso dell'estate 2021 con la piattaforma Torrossa dell'editore Casalini”.Giacomo Mazzone assume - su richiesta dei tre condirettori Licia Conte, Massimo De Angelis e Stefano Rolando, del Direttore Editoriale Bruno Somalvico già segretario generale di Infocivica e del segretario subentrante Pieraugusto Pozzi - il ruolo di Direttore Responsabile della testata che, per volere del Direttore Editoriale, cambia sottotitolo diventando “Media, geopolitica e comunicazione pubblica nella società delle piattaforme e della grande trasformazione digitale”.
Ci ripromettiamo di concentrarci nell'analisi multidisciplinare di questi tre ambiti che caratterizzano la storia contemporanea e il nostro presente in un quadro in cui gli effetti dell'innovazione tecnologica impattano sempre di più sulla globalizzazione dei mercati e delle strategie di tutte le grandi imprese, richiedendo dunque un maggiore intervento pubblico da parte del mondo politico e delle istituzioni per assicurare una globalizzazione delle regole del gioco che dovrebbero sovrintendere alla governance del nostro pianeta a cominciare da quelle per stabilire un quadro di regole comuni mondiali per regolamentare un fenomeno del tutto centrale nella vita dei cittadini del Ventunesimo secolo come Internet.
Come abbiamo avuto già modo di scrivere su queste colonne, Democrazia futura non mancherà di seguire con grande attenzione l'iniziativa in questa direzione presa dal Segretario delle Nazioni Unite António Manuel de Oliveira Guterres oltre che le diverse iniziative dell'Unione Europea e del Consiglio d'Europa per garantire un internet libero e sicuro per i cittadini. Cari lettori, concludiamo questo nostro breve aggiornamento informandovi che sinora hanno collaborato a Democrazia futura ben 79 amici dell'Associazione e della rivista, fra docenti universitari, giornalisti, manager ed esperti di massmediologia, comunicazione pubblica, politica internazionale e storia contemporanea:
Alberto Abruzzese, Roberto Amen, Antonio Arcidiacono, Antonio Armellini, Gabriele Balbi, Raffaele Barberio, Guido Barlozzetti, Piero Bassetti, Marco Bassini, Gianni Bellisario (!), Gianni Bonvicini, Michel Boyon, Giovanni Cerami (!), Cecilia Clementel-Jones, Fabio Colasanti, Fausto Colombo, Licia Conte, Luigi Covatta (!), Roberto Cresti, Pier Virgilio Dastoli, Massimo De Angelis,Paolo Luigi De Cesare, Piero De Chiara, Giovanni De Gregorio, Giuseppe De Rita, Antonio Di Bella, Arturo di Corinto, Rosario Donato, Daniele Fichera, Luciano Flussi, Mihaela Gavrila, Alessandro Genovesi, Giampiero Gramaglia, Pierluigi Gregori, Erik Lambert, André Lange, Angelo Luvison, Matteo Maggiore, Massimiliano Malvicini, Giacomo Mazzone, Marco Mele, Andrea Melodia, Maria Grazia Meriggi, Michele Mezza, Gerardo Mombelli (!), Paolo Morawski, Italo Moscati, Giampiero Moscato, Fabrizio Ottaviani, Silvana Palumbieri, Renato Parascandolo, Gianfranco Pasquino, Bruno Pellegrino,
Angelo Piazzolla, Giorgio Pacifici, Francesco Posteraro, Pieraugusto Pozzi, Augusto Preta, Giuseppe Richeri, Stefano Rolando, Carlo Rognoni, Mario Sai, Vincenzo Sarcinelli, Lucio Saya, Antonio Sassano, Dom Serafini, Claudio Sestieri, Marco Severini, Francesco Siliato, Stefano Silvestri, Bruno Somalvico, Michele Sorice, Celestino Spada, Fausta Speranza, Fiorenza Taricone, Alberto Toscano, Franco Venturini, Raffaele Vincenti e Giorgio Zanchini.
Ps: A proposito dell'incarico di Direttore Responsabile della rivista - accettato dopo le dimissioni di Giampiero Gramaglia - Giacomo Mazzone tiene a precisare di averlo assunto con lo stesso spirito con cui Marco Pannella assunse a suo tempo analogo ruolo per giornali a rischio di censura. Riteniamo infatti che le norme vigenti del codice della stampa che obbligano ad avere un giornalista iscritto all'albo come Direttore Responsabile di ogni pubblicazione registrata, siano antidemocratiche e limitative dei principi della libertà d'espressione. Le responsabilità di quanto pubblicato, infatti, appartengono al Direttore Editoriale e ai singoli estensori dei contributi della pubblicazione.[Testo dell'editore]
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