La specializzazione del giudice della famiglia tra diritto e psicologia
42-50 p.
L'autrice esamina la relazione tra sapere giuridico e sapere psicologico, e tra i rispettivi linguaggi, nell'esercizio della giurisdizione in materia familiare. Sottolinea la rilevanza di una specializzazione del giudice che lo renda consapevole delle dinamiche affettive nel processo e capace di decisioni che sollecitino nei destinatari l'elaborazione dei propri vissuti, presupposto per una possibile attenuazione dei conflitti anche nell'interesse preminente dei figli minorenni. Sulla base della pluriennale esperienza di giudice tutelare nei procedimenti di vigilanza previsti dall'art. 337 c.c., evidenzia come la collaborazione sinergica tra interventi giudiziari e interventi di cura, possa favorire una presa di coscienza da parte dei destinatari dei propri bisogni di vita e una assunzione di responsabilità necessaria per una possibile soluzione esistenziale dei problemi sottostanti alla domanda di giustizia. [Testo dell'editore].
-
Articles from the same issue (available individually)
-
Information
ISSN: 1972-5221
KEYWORDS
- giudice della famiglia, specializzazione, sapere giuridico e psicologico, dinamiche affettive nel processo, domande giudiziarie, domande di vita, giudice tutelare, procedimento ex art 337 cc.