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Fratture nel contre-monde liberale : riferimenti costituzionali e società segrete tra Napoli e Spagna durante il Trienio 1820-23

2021 - Franco Angeli

33-54 p.

La scelta della Spagna come meta d'esilio per molti dei napoletani che avevano animato l'ottimestre costituzionale delle Due Sicilie risponde a una serie di esigenze oggettive - pratiche, politiche, linguistiche - ma testimonia soprattutto della convinzione, per i protagonisti, di proseguire la lotta momentaneamente interrotta dalla disfatta di Rieti - Antrodoco contro gli austriaci continuando, in un paese dalle condizioni politiche e culturali ragionevolmente simili a quelle di provenienza, a combattere lo stesso nemico, la Santa Alleanza, per sua natura transnazionale e responsabile, al pari di Ferdinando I, della fine violenta dell'esperimento costituzionale.

La comunità transfuga nella penisola iberica, senza per questo ignorare le conseguenze della disfatta nel Meridione, conserva la convinzione di un confronto ancora aperto e porta con sé nel paese d'accoglienza non solo l'esperienza maturata durante il governo liberale ma altresì le proprie differenze e divisioni in materia di programmi politici e modelli iniziatici. Tali linee di frattura, tuttavia, lungi dall'essere estranee al contesto spagnolo, affondano le loro radici proprio nei contatti che i cospiratori del Meridione italiano e della penisola iberica avevano intrattenuto prima e durante i mesi della rivoluzione napoletana. Ciò contribuisce a dimostrare come lo "spazio borbonico" (per lo meno nella sua dimensione europea) costituisca uno spazio politico comune non solamente per quanto riguarda l'alleanza dinastica e diplomatica tra i diversi rami della casa di Borbone, ma anche per coloro che, nell'illegalità e nella clandestinità, si erano opposti al governo assoluto della stessa. [Testo dell'editore].

The Austrian invasion of the Kingdom of the Two Sicilies in March 1821 led to an end the eight-months long constitutional revolution started with the Nola uprising in July 1820 and forced the main leaders of the revolutionary movement to exile themselves in order to avoid the Bourbon repression. The destination chosen by the vast majority of them was Spain not only for practical reasons (possibility to reach the country, similar language) but also in order to continue the fight against absolutism in a context similar to the Neapolitan one from a cultural and political point of view, continuing the struggle against a transnational enemy: the Holy Alliance.

Arrived in the Iberian Peninsula, the Neapolitan political community keeps discussing the Cadiz constitution (dividing itself over it), confronting with their Spanish comrades and bring in the host country the model of southern Italian secret societies. These divisions, moreover, find their origin in the contacts that Neapolitan conspira tors had with Spanish liberals before and during the revolution: within the "Bourbon- space" not only diplomacy and States operate in a common political space but also secret societies, liberals and conspirators. Different projects of an armed invasion of the Two Sicilies are made before the Spanish constitutional experiment is ended by the French army sent by the Holy Alliance. [Publisher's text].

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Società e storia : 171, 1, 2021