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Immagine e parola

Fabrizio Serra Editore

All'inizio del nuovo millennio la cultura occidentale vive di scenari totalmente nuovi, in cui appaiono decadute le categorie interpretative e tassonomiche che hanno presieduto tutta la fase frastagliata della cultura della modernità e dei suoi sviluppi ulteriori, quelli che conducono fino ad una contemporaneità inedita, variegata e multiculturale. In questa prospettiva inusitata, in cui è mutato l'intero universo delle categorie espressive ed interpretative che hanno caratterizzato il sistema culturale, mantiene una propria centralità la dialettica tra immagine e parola, entrambe polarità costantemente attive, con una peculiarità che sembra continuare a lavorare per superare i limiti del proprio statuto, sul filo di una tradizione che ha articolato sapientemente tale dialettica.

Impegnarsi a descrivere le complesse modalità con cui oggi immagine e parola si intrecciano, rifondando costantemente le proprie identità - nelle prospettive più diverse, semiotica, linguistica, storica, estetica, antropologica - vuol dire attraversare innumerevoli episodi della storia della cultura, a partire dalla nascita di una coscienza metartistica e di una consapevolezza di scrittura come strumento ed occasione per gestire i valori semantici, simbolici, ermeneutici dell'opera. Nell'idea di un'arte che vive attraverso le parole e di immagini che, nell'organizzazione testuale, costruiscono una rete di segni, agìta da varie modalità espressive e narrative.

È questa la complessa realtà di una dialettica tra immagine e parola, che, dopo secoli di storia, rimane la fertilissima base per un bilancio spregiudicato del passato e una progettualità innovativa per l'avvenire. Il periodico intende ricoprire proprio questo spazio, con attenzione sia agli episodi che storicamente hanno caratterizzato la relazione tra i due universi, sia alle teorizzazioni innumerevoli che hanno accompagnato la pratica artistica attraverso i secoli, con scritture sull'arte in cui si verifica - in vitro, e in sede teorica - la possibilità di "narrare" le immagini e "dipingere" le parole, rendere - secondo una definizione tradizionale - "visibile il parlare". [Testo dell'editore]

At the beginning of the new millennium Western culture had to face entirely new scenarios thus causing the deterioration of the interpretative and taxonomic categories that dealt with the unclear phase of the culture of modernity and its developments which led to the unprecedented, varied and multicultural contemporaneity. In this unusual setting, although the entire universe of expressive and interpretative categories which have charac­terized the cultural system has changed, what maintains its centrality is the dialectics between image and word, both constantly active polarities, with a peculiarity that seems to continue to work in order to overcome the limits of its statute, on the line of a tradition that has expertly articulated this dialectics.

When one attempts to describe the complex modes in which image and word today interweave by constantly refocusing their identities - in the most diverse perspectives: semiotic, linguistic, historical, aesthetic, anthropological - one must recount innumerable events in the history of culture from the birth of a meta-artistic consciousness and of the awareness of the act of writing as a tool and an opportunity to deal with the semantic, symbolic, hermeneutic values of the work. The idea of an art that lives through words and images means that the textual organization is founded on a network of signs, acting from various expressive and narrative modes.

This is the complex reality of the dialectic between image and word, which after centuries of history remains the most fertile ground for an unprecedented balance of the past and an innovative design for the future. The journal intends to deal with the debate mentioned before, with special focus both on the episodes that have historically characterized the relationship between the two universes, as well as the innumerable theories that have accompanied artistic practice throughout the centuries, with articles on the arts - "in vitro and theoretically” - which will allow to "narrate” the images, "paint” the words, and render "the talk visible”. [Publisher's text]