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Voluntas est duplex : la dottrina della volontà dell'anonimo Commento di Parigi sull'Ethica nova e vetus (1235-1240)

2015 - Il Poligrafo

65-96 p.

The paper investigates the theory of the will of the so-called 'Commentary of Paris' (1235-1240), written by an anonymous master of the Faculty of Arts in Paris. This is one of six extant commentaries on the first three books of Aristotle's Nicomachean Ethics translated into Latin by urgundio of Pisa. This theory shows the close connection between ethics and psychology which characterizes the entire commentary. The voluntas has a twofold nature: it is an innate habitus of the superior part of the practical intellect (voluntas in summa, sine deliberatione) and an act of the inferior part of the practical intellect (voluntas cum deliberatione). For the Parisian commentator, voluntas does not represent a unitary and autonomous psychic faculty, but constitutes, along with the practical intellect, a single faculty. [Publisher's text].

L'articolo esamina la dottrina della volontà del cosiddetto "Commento di Parigi" (1235-1240), scritto da un anonimo maestro della Facoltà delle Arti di Parigi. Si tratta di uno dei sei commenti superstiti ai primi tre libri dell'Ethica Nicomachea tradotti in latino da Burgundio di Pisa. Tale dottrina mostra la stretta connessione fra etica e psicologia che caratterizza l'intero commento. La voluntas ha una duplice natura: è abito innato della parte superiore dell'intelletto pratico (voluntas in summa, sine deliberatione) e atto della parte inferiore dell'intelletto pratico (voluntas cum deliberatione). Per il commentatore parigino voluntas non indica una facoltà psichica unitaria e autonoma, bensì costituisce con l'intelletto pratico una sola facoltà. [Testo dell'editore].

Is part of

Medioevo : rivista di storia della filosofia medievale : XL, 2015