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La psicoanalisi nell'ambito delle neuroscienze : l'importanza della relazione

2016 - Franco Angeli

143-152 p.

In questo articolo, l'autore propone di utilizzare le neuroscienze quale strumento, teorico ed epistemologico, volto ad offrire una prospettiva nuova all'interno del dispositivo analitico; nello specifico, l'autore utilizza l'assunto neuroscientifico di una mente strutturalmente relazionale, e dunque fortemente influenzata dal rapporto con l'ambiente esterno, come vertice attraverso il quale evidenziare l'importanza dell'interpretazione delle dinamiche interpersonali proprie della cura psicoterapica, sottolineando altresì, attraverso il ricorso ad alcune vignette cliniche, la centralità che oggi ricopre la teoria dell'attaccamento nell'influenzare direttamente i processi maturativi delle strutture cerebrali.

Tale prospettiva permette di rivedere concetti quali rimozione, transfert, diniego alla luce delle scoperte neuroscientifiche sulle memorie implicite, e infine di rileggere il processo psicoanalitico come un'esperienza di apprendimento emotivo e relazionale in grado di favorire cambiamenti nei microcomponenti del sistema cerebrale del paziente, determinando di conseguenza, cambiamenti nell'organizzazione degli schemi emozionali e negli stati della mente prevalenti, creando quindi nuove memorie di sè e di sè nel rapporto con l'altro. [Testo dell'editore].

In this article, the Author proposes to use neuroscience as a theoretical and epistemological frame aimed at offering a new perspective within the psychoanalytic theory. Specifically, the author uses the neuroscientific assumption of a structurally relational mind, and therefore strongly influenced by the relationship with the external environment, as a vertex through which to highlight the importance of the interpretation of interpersonal dynamics typical of psychotherapeutic process, emphasizing likewise, through the use of some clinical vignettes, the centrality that today covers attachment theory in directly influencing the maturational processes of brain structures.

This perspective makes it possible to review concepts such as repression, transfert, denial, in the light of neuroscientific discoveries on implicit memories; moreover, it makes possible to re-read the psychoanalytic process as an experience of emotional and relational learning able to favor changes in the microcomponents of the patient's cerebral system, consequently determining changes in the organization of emotional patterns and in the prevailing states of mind, creating new memories of the self and of the self in the relationship with the others. [Publisher's text].

Is part of

Setting : quaderni di studi psicoanalitici : 41/42, 1/2, 2016