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Cura e controllo al confine : scritturazioni e pratiche del sapere medico negli hotspot

2018 - Franco Angeli

61-80 p.

Dalla sua definizione nell'Agenda Europea sulla migrazione del 2015, l'approccio hotspot è stato introdotto in diverse zone di confine del territorio europeo. Questo specifico dispositivo confinario è contraddistinto dall'intreccio di discorso securitario e umanitario, delineando ciò che William Walters (2011) ha chiamato "confine umanitario". Analizzando il ruolo del sapere medico, l'articolo prende in esame procedure e pratiche all'opera all'interno degli hotspot. Le funzioni di identificazione, classificazione e selezione qualificano questa tecnologia di confine come un filtro che agisce per rallentare, bloccare, deviare le traiettorie della mobilità. A partire da una ricerca sul campo sull'hotspot di Pozzallo, il contributo indaga - attraverso un lavoro etnografico, interviste in profondità e l'analisi di artefatti burocratici - le attività del personale sanitario, le loro esperienze e interazioni all'interno di questo complesso assemblage di confine. Viene quindi evidenziata la funzione del sapere medico

come strumento biopolitico per il governo dei corpi, nella sua duplice dimensione di cura e controllo. Parallelamente, la relazione "medico-paziente" può produrre uno spazio per la messa in campo di contro-tattiche da parte dei soggetti catturati all'interno di questa tecnologia confinaria. [Testo dell'editore].

Starting from its definition in the 2015 European Agenda on Migration, the "hotspot approach" has been adopted in different border zones within the Euro-pean boundaries. This specific border dispositive is framed within the discourses on security and humanitarianism, depicting what William Walters (2011) defines as the "humanitarian border". Focusing on the role of the medical expertise, the article examines procedures and practices at work inside the hotspot. The functions of identification, classification and selection characterize this border technology as a filter to decelerate, block, reroute mobility trajectories. Based on a research fieldwork on the hotspot of Pozzallo, Italy, the contribution examines - through ethnographical fieldwork, in-depth interviews and analysis of bureaucratic artefacts - the activities of medical staff, their experiences and inter-actions within this complex border assemblage. The function of the medical expertise is thus unveiled as a biopolitical tool to bodies' governance,

in its double dimension of care and control. Concurrently, the "doctor-patient" relationship could give space to enact counter tactics by the subjects captured in this border technology. [Publishers' text].

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Mondi migranti : 2, 2018