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Informal Cities : Peruvian Migration, Textile Workshops and Urban Space in Argentina

2017 - Franco Angeli

89-105 p.

Based on the findings of a qualitative research, this article analyzes the articulation between textile workshops, one of the main contributors in Peruvian migrant's insertion in the labor market in Argentina; and the specific way of inhabiting urban spaces configured by this productive process. We argue that the textile workshop represents an interesting case to study the relationship between production, reproduction and space in a peripheral location marked by a high presence of migrants. In Argentina textile industry, turned into a «migration labor activity» during the last decades, has become a paradigm of labor informalization and instability. In this context, we show how informalization allows local brands to reduce costs and increase profits within a broader supply chain. We also highlight that this same process compels textile migrant workers to rely upon the economic potential of community resources, within a framework of specific forms of labor insertion of Peruvian migrants in the territory.

Utilizzando una ricerca empirica, condotta attraverso interviste in profondità, l'autore dimostra come le differenze intersezionali impattano sulle esperienze della forza lavoro sia in termini di divisione razziale e sessuale del lavoro sia sulle loro relazioni sociali quotidiane. Inoltre, l'autore sostiene che attraverso l'interazione tra differenziazione della manodopera, frammentazione della produzione e stigmatizzazione del lavoro povero, gli alberghi siano riusciti ad aggirare i propri vincoli spaziali ricreando in loco le condizioni sociali, economiche e di regolazione politica che altre aziende, spesso, ottengono attraverso la delocalizzazione. [Testo dell'editore].

Sulla base di una ricerca qualitativa, questo articolo analizza l'articolazione tra i l'industria tessile - uno dei principali settori lavorativi dei migranti peruviani in Argentina - e il modo specifico di abitare gli spazi urbani che questo processo di produzione configura. Suggeriamo che l'industria tessile rappresenti un caso inte-ressante per studiare il rapporto tra produzione, riproduzione e spazio in un quartiere periferico caratterizzato da un'elevata presenza di migranti. In Argentina, l'industria tessile - divenuta negli ultimi quindici anni una «attività lavorativa migrante» - è diventata un paradigma dell'informalità e dell'instabilità lavorativa. In questo contesto, l'informalità consente alle imprese locali di ridurre i costi e aumentare i profitti all'interno di una catena di fornitura più ampia. Questo stesso processo costringe i lavoratori tessili migranti ad affidarsi alle risorse economiche della comunità presente sul territorio. [Testo dell'editore].

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Sociologia del lavoro : 146, 2, 2017