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Passeggiando con il video : relazioni sociali e uso degli spazi pubblici nei racconti video delle nuove generazioni in città

2016 - Franco Angeli

79-96 p.

Walking with video. Social relations and uses of public spaces of new generations in town.

Questo contributo presenta alcuni risultati di un'indagine svolta con ragazze e ragazzi figli di immigrati e autoctoni in un quartiere periferico di una città italiana. All'interno della ricerca, ai tradizionali metodi etnografici, sono affiancati alcuni Metodi Visuali e Partecipativi (Pvm) quali i "video tour" o "video walkabout", adattati al contesto e ai partecipanti. Presentando gli strumenti utilizzati, l'autrice riflette sul valore aggiunto offerto dai dati visuali per comprendere il modo in cui i giovani vivono e presentano il contesto sociale, materiale e immateriale che li circonda. L'attenzione si concentra, inoltre, su come i risultati emersi siano diversi rispetto al genere e su come i Pvm possano enfatizzare le posizioni dei più giovani come attori sociali attivi, che giocano un ruolo essenziale nel modellare il mondo che li circonda. [Testo dell'editore].

Participatory and Visual Methods (Pvm), in which images are used in a collaborative way, to learn something together, are defined the most important innovations in visual sociology and anthropology (Harper, 2012; Pink, 2012; Banks, 2007). This is particularly true in youth research where Pvm can emphasise young people's position as active social agents, who play an important role in shaping the world around them. In this paper the author will present a reflection on a research focused on girls and boys in a multicultural working class suburb. In addition to the use of traditional ethnographic methods, she employed «walking with video» (Pink, 2008) methods adapted to the context and to the participants. The author, presenting the methodology used, will reflect on what added value visual data can give to understand the way in which young people view and represent the material immaterial and social environment. [Publisher's Text].

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Mondi migranti : 2, 2016