Cum-siderare l'Altro : il Sublime nell'incontro analitico

Cum-sidering the Other. The Sublime in the analytic encounter.

L'Autrice evidenza, tramite il concetto di "conflitto estetico" (Meltzer), come analista e analizzando, similmente alla coppia madre e bambino, formino una relazione dove il riconoscimento reciproco della bellezza, si conferma come una tappa essenziale della vita psichica. Il sentimento della bellezza emerge nel campo analitico, non nella sua forma apollinea del bello, ma nella forma del sublime. L'ascolto del Sublime non avviene mediante la mera percezione dei sensi, ma richiede un'ascesi interiore, un'aisthesis spirituale. Nell'incontro analitico, le verità più profonde dell'altro si rivelano alla luce di un atto simbolico capace di tras-figurare l'altro nella sua realtà più intima. Ogni incontro autentico, che cerchi cioè la verità psichica come accade nella coppia analitica, può costituirsi come "simbolo vivo" (Jung) solo se illuminato da un reciproco sguardo immaginante. L'Autrice si ispira, con particolare riferimento, al pensiero psicoanalitico di Meltzer, Bion e Jung, ma anche a fonti di carattere rel

igioso, estetico e più in generale filosofico. [Testo dell'editore].

According to "aesthetic conflict concept" (Meltzer), the Authoress shows how the analyst and the patient should build up a particular relationship in which there is reciprocal recognition of beauty, just like mother and son. This reciprocal feeling is an essential stage of psychical life. In the psychoanalytical context, the feeling of beauty is not present as an apollonian beauty, but as the sublime. The experience of the sublime is not only a body perception, but it is also an ascetic and spiritual aisthesis. In the human and especially psychotherapeutic meeting, the person's deepest truth comes out through a symbolic act, which is able to transfigure each other into his intimate reality. Every meeting as psychotherapeutic meeting is authentic if it pursues a psychical truth. This event can produce a "living symbol" (Jung) if there is a reciprocal imagining look. The Authoress is inspired by the psychoanalytical theories of Meltzer, Bion and Jung and by religious, aesthetical and philosophical sources too.

[Publisher's Text].