La ripresa delle politiche di riduzione dell'orario di lavoro : qualità della vita, produttività e nuove forme di ricompensa
27-45 p.
Questo testo esamina le recenti esperienze italiane di riduzione degli orari di lavoro alla luce della lunga lotta sindacale del secolo scorso per la riduzione della settimana lavorativa e nel quadro della ripresa degli interventi di riduzione del tempo di lavoro segnalata negli ultimi anni in diversi paesi europei e, in generale, nelle economie occidentali. Hanno certamente contribuito a questo rilancio l'esperienza riflessiva della pandemia e la nuova visibilità assunta dal tema della soggettività nella relazione col lavoro che hanno riportato in primo piano, soprattutto tra i giovani, il tema della qualità della vita di lavoro.
Tuttavia, il sindacato tranne l'eccezione importante dei metalmeccanici tedeschi è apparso in difficoltà a riprendere la guida del movimento a causa della frammentazione degli orari di lavoro che ha caratterizzato gli ultimi decenni (fino al limite di una vera e propria polarizzazione, in termini di ore lavorate, tra lavoratori poveri a part time involontario e alte qualifiche propense all'overwork). Gli attori fondamentali della ripresa sono state invece le imprese, preoccupate dell'evidente squilibrio (demografico ma anche culturale) nel mercato del lavoro di alcune occupazioni e consapevoli della necessità di attrarre e trattenere risorse, soprattutto giovanili, attraverso nuovi benefit e politiche di welfare. [Testo dell'editore].
This text examines recent Italian experiences of reducing working hours in the light of the long trade-union struggle of the last century for the reduction of the working week and in the context of the resumption of interventions to reduce working hours reported in recent years in several European countries and, more in general, in Western economies. The reflexive experience of the pandemic and the new visibility assumed by the matter of subjectivity in the relationship with work have certainly contributed to this relaunch, bringing the issue of the quality of working life back to the foreground, especially among young people. However, the unions with the notable exception of German metalworkers appeared to be in difficulty in regaining leadership of the movement due to the fragmentation of working hours that has characterized the last few decades (to the point of a true polarisation, in terms of hours worked, between poor involuntary part-time workers and high-skilled workers prone to overwork).
The fundamental actors of the recovery were instead the companies, concerned about the evident imbalance (demographic but also cultural) in the labor market of some occupations and aware of the need to attract and retain resources, especially young people, through new benefits and welfare policies. [Publisher's Text].
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Economia e società regionale : 3, 2024-
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information
doiCode: 10.3280/ES2024-003003
issn: 2038-6745
KEYWORDS
- tempo, orario di lavoro, qualità della vita, relazioni industriali, sindacati, politiche di ricompensa
- Time, Working Hours, Quality of Working Life, Industrial Relations, Unions, Reward Policies