L'esistenza autentica di Goachino Rossini : tra verità ignorate o nascoste : l'integrità e la dignità dell'uomo Rossini, quello vero

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La storia della medicina costituisce un campo di ricerca affascinante, specie, come in questo caso, quando riesce a gettare nuova luce su aspetti biografici trascurati e contribuendo a chiarire una delle personalità più enigmatiche di tutta la storia della musica. Il problema centrale, quello delle fonti, beneficia qui dell'enorme lavoro della Fondazione Rossini sull'epistolario rossiniano, dal quale sono tratte le lettere decisive ai fini del presente studio. Le precedenti ipotesi cliniche su Rossini ruotavano prevalentemente intorno a pareri psichiatrici redatti molti decenni fa, quando l'epistolario era ben lungi dall'essere ricostruito e pubblicato. Si può dire quindi che il libro del dott. Fonzi, grazie al felice connubio di accademismo clinico e passione rossiniana, rappresenti il più moderno contributo medico alla biografia del musicista pesarese, interessante soprattutto riguardo al secolare enigma del "silenzio compositivo" succeduto al Guillaume Tell.

Il quadro patologico di un uomo distrutto da terapie dannose, prima ancora che da un'infezione cronicizzata, sposta notevolmente i contorni della figura storica alla quale siamo abituati e, pur col doveroso beneficio del dubbio di chi oggigiorno può solo congetturare ma non dimostrare, ci tratteggia una personalità lontana dai clichè dell'artista depresso e più vicina alle caratteristiche delineate dalla moderna musicologia rossiniana. Rimane aperto un grande problema: fino a che punto l'arte può essere influenzata dalle condizioni di salute dell'artista? Per Rossini, come per qualsiasi altro, e impossibile dare una risposta certa. Ma contributi storici come questo avvicinano ad un ritratto più completo dell'uomo in carne ed ossa, con le sue fragilità e la sua forza interiore. [Testo dell'editore]

Gioachino Rossini (1792-1868).