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Gli sviluppi della prospettiva relazionale di G. Benedetti e di J. Cremerius : concordanze e discordanze con O. Kernberg

2024 - Franco Angeli

79-105 p.

L'articolo presenta una riflessione su uno degli ultimi articoli di Kernberg riguardante le diverse caratteristiche transferali delle varie patologie e su alcuni degli elementi più importanti del suo pensiero relazionale a base kleiniana, sulla teoria della mente e sulla tecnica, in particolare dei pazienti borderline e psicotici. Dopo aver messo in evidenza le importanti differenze teoriche tra la teoria kleiniana dello sviluppo e quella dei British Indipendent, cui l'A.S.P. Associazione di Studi Psicoanalitici e la Scuola fanno riferimento, con particolare riguardo ai concetti di Balint di amore primario e di reciprocità tra infante e madre, l'Autore propone un modello del Sé non a carattere rappresentazionale ma organizzazionale o sistemico. Questo modello tende a integrare la teoria topica freudiana con quella strutturale, tenendo conto dei contributi di Bucci e di Panksepp e Biven.

Infine, vengono messe in evidenza le differenze tra l'approccio di Kernberg ai pazienti gravi che, al polo apposto dell'approccio simbiotico di H. Searles, tende a differenziare precocemente i vissuti del paziente da quelli del terapeuta, e quello intersoggettivo che integra lo scambio affettivo reciproco tra i due partner con l'impiego, appena possibile, dell'attività pre interpretativa e interpretativa sulle resistenze. [Testo dell'editore].

A reflection on one of Kernberg's last articles, which deals with the transference characteristics of various pathologies, and on some of the most important aspects of his Kleinian relational thought, on the theory of the mind and on the technique, particulary of the borderline and psychotic patients. After emphasizing the significant differences between the Kleinian theory of development and the one by the British independents, which A.S.P. - Associazione di Studi Psicoanalitici and the School refer to, with particular regard to Balint's concept of primary love and mutuality between mother and infant, the author proposes a model of the Self not with a representational character but with an organizational and systemic one. This model tends to integrate the first Freudian topic with the structural theory, taking into account Bucci's, Panksepp's and Biven's contributions to the theme.

Finally, the article deals with the difference between Kernberg's approach to severe patients, which, contrary to Searles' symbiotic view, tries to distinguish early the patient's feelings from the therapist's, and the intersubjective approach which integrates the mutual share of affection between the two partners with the employment, as soon as possible, of the preinterpretative and interpretative activity on the resistances. [Publisher's Text].

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Setting : quaderni di studi psicoanalitici : 47, 1, 2024