Marcia su Roma, andata e ritorno : storia pubblica di un centenario irrisolto

A cento anni dalla presa del potere fascista, la storiografia continua a interrogarsi su quei passaggi e quel regime, sollecitata dalle preoccupazioni e dalle domande del presente. Se il mercato editoriale e i meccanismi accademici contribuiscono a popolare le librerie, la partita aperta sulla divulgazione di massa getta luce su quanto la storia del fascismo sia ancora un argomento attorno a cui si costruisce e decostruisce il discorso politico e sul valore strategico della battaglia per la memoria pubblica. Tra banalizzazioni e riduzioni, fascismo e antifascismo continuano a connotare le fratture, in cui si inserisce l'antifascismo come nuovo elemento discorsivo, nel quadro di un dibattito pubblico che segnala la necessità di indagare i percorsi dell'antifascismo, il rapporto irrisolto della destra col fascismo e la necessità di comprendere come pesa la domanda culturale. [Testo dell'editore].

One hundred years after the fascist seizure of power, prompted by the concerns and questions of the present time, historiography continues to raise questions on the regime and its critical steps. While the publishing market and academic scholarship contribute to fill the bookshops, the open match about mass divulgation sheds light on how much the history of fascism is still a topic around which the political discourse is built and deconstructed, and of the role it plays in the battle for public memory. Between trivialization and simplification, fascism and antifascism still appear to define the main fault lines in which antifascism finds its place as a new discursive /rhetorical element, within the framework of a public debate still pointing to the need to investigate the paths of antifascism, the unresolved relationship of the right with fascism and the understanding of the current cultural demand for historical reconstruction. [Publisher's Text].