Democrazia della metamorfosi : un'eredità di Ulrich Beck
13-28 p.
Tanto più a lungo la modernizzazione è progredita e si è af- fermata nel mondo, tanto maggiormente le sue inattese conseguenze hanno scosso le basi della contemporaneità. Se l'idea della metamorfosi rappresenta l'ultimo approdo del pensiero di Ulrich Beck, questa può ancora suggerire, oggi, nuovi modelli interpretativi della realtà e possibili forme di vita comune. Partendo dalla critica benjaminiana del progresso inteso come treno che procede spedito verso la catastrofe, questo articolo intende analizzare come la cieca fede nel progresso porti a misconoscere, generalizzare e amplificare nuovi rischi globali. La globalizzazione ha messo in crisi il primato della politica ed esistono dei grandi soggetti (per esempio, quelli economici) in grado di mettere sotto scacco intere nazioni e distruggere i legami sociali. Anche i confini chiusi sono una risposta vecchia a un problema sempre più complesso e in continuo cambiamento.
Dalle metamorfosi e dagli effetti incontrollati che esse generano spira però anche un possibile modello di azione: cosmopolita e in continuo movimento. Per la sopravvivenza di tutti è necessario un nuovo paradigma di coabitazione, pensato su ampia scala, che risponda alle sempre nuove sfide che si materializzano di fronte a noi, e che sia in grado di accogliere al suo interno le spinte propulsive che vengono da ogni luogo del suo partecipare. Confrontandosi dunque con l'idea di metamorfosi e la proposta democratica di Beck, questo lavoro intende aprirne la prospettiva a un discorso sulla democrazia e sul politico e in continua evoluzione che possa rispondere alle sfide globali e configurare nuove forme di socialità. [Testo dell'editore].
The longer modernisation has progressed and established itself in the world, the more its unexpected consequences have shaken the foundations of contemporaneity. If the idea of metamorphosis represents Ulrich Beck's last landing place in thought, it can still suggest, today, new interpretative models of reality and possible forms of common life. Starting from the Benjaminian critique of progress as a train hurtling towards catastrophe, this article intends to analyse how blind faith in progress leads to the misrecognition, generalisa- tion and amplification of new global risks. Globalisation has undermined the primacy of politics and there are large actors (e.g. economic ones) capable of putting entire nations in check and destroying social bonds. Closed borders are also an old answer to an increasingly complex and changing problem. From the metamorphoses and the uncontrolled effects they generate, however, a possible model of action also emerges: cosmopolitan and constantly moving.
For the survival of all, a new paradigm of cohabitation is needed, one that is conceived on a large scale, that responds to the ever-new challenges that materialise before us, and that is able to accommodate within it the propulsive thrusts that come from every place of its participation. Thus, by confronting Beck's idea of metamorphosis and democratic proposal, this work intends to open up its perspective to an evolving discourse on democracy and the political that can respond to global challenges and configure new forms of sociality. [Publisher's text].
Ist Teil von
Rivista sperimentale di freniatria : la rivista dei servizi di salute mentale : CXLVII, 2, 2023-
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Informationen
ISSN: 1972-5582
KEYWORDS
- Metamorfosi, Modernità, Ulrich Beck, Democrazia, Filo sofia politica, Sociologia, Globalizzazione
- Metamorphosis, Modernity, Ulrich Beck, Democracy, Polit ical Philosophy, Sociology, Globalisation