Salute e sanità in un'ottica di lungo periodo

Le riflessioni che l'autore propone fanno riferimento ai lavori di Norbert Elias e al suo approccio configurazionale rispetto al quale si sostiene che in Italia si sono susseguite tre diverse configurazioni sanitarie e di salute. La prima "a welfare residuale" (dall'Unità ai primi anni del Novecento) appare contraddistinta da bisogni di cura molto ampi, da una tutela pubblica limitata, da una concezione di salute ristretta e da rapporti terapeutici asimmetrici più a favore dei pazienti che dei medici. Nella seconda configurazione "a welfare categoriale" (dal fascismo alla crisi della prima repubblica) la salute, intesa in termini bio-medici, si coniuga con la dominanza della professione medica e con un sistema mutualistico dif-ferenziato e basato su servizi ospedalieri per malattie acute.

La terza configurazione "a welfare universalistico-selettivo" giunge fino al 2020 quando la pandemia potrebbe determinarne la crisi. In essa il modello di salute bio-psico-sociale stenta ad imporsi, così come la riorganizzazione dei servizi pubblici in termini universalistici e territoriali. [Testo dell'editore].

The considerations offered by the author focus on Norbert Elias' work and on his configurational approach with respect to which it is argued that three different health and healthcare configurations have followed one another in Italy. The first 'residual welfare' (from the Unification to the early 20th century) appears to be characterized by very broad care needs, limited public protection, a narrow conception of health and an asymmetrical therapeutic relation more in favor of patients than of doctors.

In the second 'categorical welfare' configuration (from fascism to the crisis of the first republic) health, considered in bio-medical terms, is combined with the dominance of the medical profession and with a differentiated mutualistic system based on acute hospital services. The third configuration 'universalistic and selective welfare' reaches the year 2020 when the pandemic could lead to a crisis. Here, the bio-psycho-social health model struggles to impose itself, as does the reorganization of public services in universalistic and territorial terms. [Publisher's text].