Tra Vangelo e spirito umanitario : l'associazione antischiavista d'Italia in Benadir

Il saggio ricostruisce la campagna di denuncia portata avanti dalla Socie tà antischiavista d'Italia contro la compravendita di schiavi perpetrata in Benadir e, in particolare, viene analizzata l'inchiesta condotta, nel 1903, dal geografo Robecchi Brichetti. Questi dimostrò, suscitando particolare clamore presso l'opinione pubblica, in che misura la schiavitù nel Benadir fosse ancora diffusa e ben radicata tanto da venire tollerata anche dalle istituzioni italiane lì presenti.

La Società antischiavista tuttavia non pun tava tanto a stigmatizzare l'incompetenza dell'amministrazione italiana quanto piuttosto a dimostrare l'urgenza di un coinvolgimento di una mis sione cattolica a fianco del governo nella gestione del territorio somalo. I membri della Società infatti appartenevano a un laicato cattolico che si affacciò in questo periodo sulla scena pubblica sostenendo l'esigenza di una alleanza tra Stato e Chiesa sia negli affari interni che nella espansione italiana in Africa. [Testo dell'editore]

The essay analyses the complaint campaign carried out by the Anti-Slavery Society of Italy against the buying and selling of slaves perpetrated in Benadir. Specifically, the essay analyses the investigation conducted in 1903 by geographer Rebecchi Brichetti. His work caused a notable scandal in public opinion, as it demonstrated that slavery was still so widespread and deep-rooted in Benadir that it remained accepted even among Italian institutions.

The Anti-Slavery Society of Italy did not, however, aim to condemn the incompetence of the Italian administration but rather to demonstrate the urgent need for the involvement of a Catho lic mission alongside the government to manage the Somali territory. The members of the Society in fact were lay catholics who had begun to deal with national problems by proposing as a solution an alliance between State and Church in internal politics and in Italian expansion in Africa. [Publisher's text]