Vulnerable among the most vulnerable : the victimization of stateless minors

This contribution proposes a discussion about citizenship, intended as the aspiration to have borders, and the opportunity to seek protection from violence and abuse. Longing to have borders means claiming community through citizenship and nationality rights. Securing rights, however, is not a linear endeavour as legal loopholes in the current available legislation make problematic if not impossible to claim the legal safety that comes with having borders. Supported by the experiences of stateless young women in diverse geographical and legal settings, namely Italy, Slovenia and Croatia, this contribution highlights means of negotiating citizenship for those who have experienced violence and abuse. It reflects on data that have explored the personal, social and structural level challenges that stateless minors face when seeking help as a consequence of victimization. [Publisher's text].

Questo contributo propone una discussione sulla cittadinanza, intesa come aspirazione ad avere confini, e sull'opportunità di cercare protezione da violenza ed abusi. Desiderare di avere confini significa rivendicare il diritto di appartenenza ad una comunità attraverso la cittadinanza e i diritti di nazionalità. Garantire diritti, tuttavia, non è uno sforzo lineare poiché le scappatoie legali nella legislazione attualmente disponibile rendono problematico se non impossibile rivendicare la sicurezza giuridica che deriva dall'avere confini. Supportato dalle esperienze di ragazze apolidi in contesti geografici e legali diversi, in particolare Italia, Slovenia e Croazia, questo contributo evidenzia i mezzi di negoziazione della cittadinanza per coloro che hanno subito violenze e abusi. Riflette sui dati che hanno evidenziato le sfide a livello personale, sociale e strutturale che i minori apolidi devono affrontare quando cercano aiuto come conseguenza della vittimizzazione. [Testo dell'editore].